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greco di tufo vini: 163 proposte

Greco di Tufo: Storia, Abbinamenti e Prezzi

Il Greco di Tufo è uno dei vini campani più pregiati ed amati. Si tratta infatti di uno dei pochissimi vini bianchi che hanno un’ottima predisposizione per l’invecchiamento e si sposa benissimo con vari piatti mediterranei tra cui crostacei e crudi di mare.

Il vitigno Greco di Tufo ha origine molto antiche. Si ritiene che sia stato importato in Italia dalla regione greca della Tessaglia attorno al I secolo a.C., il che rende il Greco di Tufo uno dei vini più antichi d’Italia. Quello che veniva chiamato il “vino greco” deliziava i lauti banchetti romani e conquistò molti ammiratori tra gli storici dell’epoca, tra cui Plinio il Vecchio, oltre ad essere stato addirittura raffigurato in alcuni affreschi ritrovati a Pompei.

Dopo essersi diffusa inizialmente alle pendici del monte Vesuvio, l’uva Greco di Tufo ha trovato il proprio terreno d’elezione nei terreni vulcanici dell’Irpinia, in provincia di Avellino. Qui il Greco di Tufo ha ottenuto la denominazione di origine controllata nel 1970 ed in seguito la DOCG nel 2003. Secondo la disciplinare il vino Greco di Tufo DOCG può essere prodotto nel territori dei comuni di Altavilla Irpina, Chianche, Montefusco, Petruro Irpino, Prata di Principato Ultra, Santa Paolina, Torrioni e Tufo.

Le rocce vulcaniche dell’Irpinia, ed in particolare il tufo, regalano ai vini una splendida sapidità, buon vigore e un’eccellente equilibrio acido. Il paesaggio di questa zona della Campania propone un alternarsi di boschi di castagni, faggi e noccioli che si rincorrono a perdita d'occhio.

Il vitigno Greco di Tufo ama ricevere un’ottima esposizione al sole e la sua vendemmia avviene generalmente in modo tardivo, durante la seconda metà di ottobre. Dopo essere stati pigiati gli acini vengono lasciati fermentare in vasche inox a temperature basse, per regalare un prodotto aromatico e profumato.

Pochi mesi dopo essere stato imbottigliato il vino è già pronto per essere immesso sul mercato. Nonostante il Greco di Tufo più conosciuto sia quello di Avellino, quest’uva viene coltivata anche nella provincia di Benevento, in Puglia ed in Calabria.

Scoprendo Il Vino Bianco Campano che sa invecchiare

Per ottenere il vino bianco Greco di Tufo, all’uva omonima (85%) viene solitamente aggiunta una piccola percentuale (15%) del vitigno Coda di Volpe, anche se spesso viene vinificato in purezza.

Il Greco di Tufo DOCG ha un colore giallo paglierino intenso. I suoi aromi più tipici sono quelli fini di frutta gialla, mandorle, miele e fiori gialli accompagnati da note minerali. Anche al palato risulta fine, ma allo stesso tempo sontuoso, strutturato ed elegante, con rimandi minerali ed eccellenti acidità e sapidità. Chiude in bocca con un’ottima persistenza.
La struttura importante di questo vino bianco campano lo rende ottimo per l’invecchiamento.

L’abbinamento più facile ed immediato è quello con i piatti di mare, come pesce, crostacei e crudità, ma non disdegna anche la compagnia di una ricca mozzarella di bufala. Vale le pena provarlo anche in abbinamento a carni bianche e piatti orientali come quelli a base di latte di cocco. Una buona bottiglia di Greco di Tufo può essere stappata anche per il momento dell’aperitivo o per accompagnare la pasticceria secca. La temperatura di servizio consigliata è di 10 °C.

Feudi di San Gregorio e Mastroberardino sono due delle cantine più rinomate per la produzione di vini Greco di Tufo DOCG. Tra le etichette più apprezzate della prima spicca il Cutizzi DOCG a 10,5 euro. La seconda propone il suo Novaserra a un prezzo che varia dagli 11 ai 13 euro, a seconda dell’enoteca online di riferimento.

Anche quando invecchiato il prezzo del Greco di Tufo difficilmente supera i 40 euro.
A 35 euro è possibile acquistare il Giallo D'Arles di Quintodecimo, mentre Historia Antiqua propone una confezione con ben 6 bottiglie di Greco di Tufo a 48 euro, un’offerta da non lasciarsi sfuggire.