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Vini Cavallotto al miglior Prezzo: 25 proposte

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Cavallotto: Storia, Abbinamenti e Prezzi

Quella della cantina Cavallotto è una storia che si contraddistingue per i suoi aspetti singolari, appartenenti a un’area dalla complessità affascinante. Ci troviamo a Castiglione Falletto, una collina molto ripida che guarda verso il sud e che si affaccia sulle zone di Manforte d’Alba, dove le marne si uniscono a degli strati sabbiosi, garanzia per dei vini di qualità. La zona di Castiglione Falletto ha origini antichissime, ed è situata fra i comuni di Barolo e La Morra.

Quest’area anticamente prendeva il nome di Monte della Guardia, e apparteneva a Juliette Colbert, l’ultima Marchesa di Barolo che ospitò Silvio Pellico uscito dalle prigioni austriache.
A lei si deve la creazione del Barolo. In seguito, Juliette Colbert ha destinato la sua collina a Giuseppe Boschis, lavoratore delle vigne, e pertanto prese il nome di Bricco Boschis.

La Tenuta Cavallotto inizia la sua attività prima degli anni Trenta, con Giacomo Cavallotto. Circa quindici anni più tardi, l’azienda crea le prime bottiglie fatte esclusivamente con le uve di questa collina e negli anni successivi si procede a un ingrandimento graduale della cantina.

Con l’annata del 1967, il Barolo assume la dicitura Bricco Boschis, che poi verrà specificata con l’aggiunta delle singole vigne: Vigna San Giuseppe, Vigna Colle Sud-Ovest, Vigna Punta Marcello e il Barbera d’Alba Vigna Cuculo.

Intorno agli anni Novanta, la cantina acquista il 60% del cru Vignolo e, con le sue uve vinificate in purezza, Cavallotto dà vita al Barolo Riserva Vignolo. Ad oggi la cantina è gestita da Alfio, Giuseppe e Laura. L’azienda vitivinicola Cavallotto mantiene la tradizione e le peculiarità della collina Bricco Boschis, che conta 23 ettari nel cuore del Barolo.

Barolo Cavallotto, ecosostenibilità e riconoscimenti

Siamo in un’area con un microclima temperato e freddo. L’inverno è rigido, e per questa ragione viene favorito il depositarsi di riserve idriche. L’estate calda esalta le caratteristiche del Nebbiolo, che caratterizza il Barolo Cavallotto, prodotto con tecniche eco-compatibili al fine di ricavare un prodotto di ottima qualità, senza il ricorso a sostanze chimiche.

Dalla Tenuta Cavallotto viene effettuato un inerbimento totale controllato (fra i primi ad averlo introdotto nelle Langhe già da più di quarant'anni), senza fare uso di erbicidi. Un’azienda che è sempre stata all'avanguardia, in quest’area, per quel che riguarda la cura dei vigneti e un approccio orientato alla sostenibilità.

L’offerta della Tenuta Cavallotto è piuttosto varia: dal Dolcetto Vigna Scot, vino fruttato ed immediato, al Langhe Freisa DOCG, e al Barbera d’Alba Vigna del Cucolo.
Le etichette della Tenuta, e alcune delle loro annate, hanno ricevuto numerosi riconoscimenti da Slowine, Wine Spectator, Gambero Rosso, Wine Advocate e Vini Buoni d’Italia.

Il vino più rappresentativo della Cantina è senz'altro il Barolo DOCG Bricco Boschis, un vino dalla struttura complessa e dal bouquet aromatico molto intenso.
E’ composto da uve Nebbiolo 100% e proviene dalla Vigna Colle Sud Ovest, dalla Vigna Punta Marcello e dalla Vigna San Giuseppe.
Un’etichetta elegante e del tutto predisposta all'invecchiamento, che avviene in botti di rovere di Slavonia per un periodo superiore anche ai tre anni.

Un vino rosso che si sposa egregiamente con le carni rosse, oltre a formaggi stagionati di qualità. Un vino da suggerire per le occasioni speciali, il cui prezzo è compreso fra gli 80 e i 90 euro.

Non trascurabile anche il Barolo Vigna San Giuseppe. Da questa Vigna si ottiene un Barolo di qualità elevata. Un vino che al naso presenta lievi note minerali con finale persistente. In bocca è un vino fresco, ma equilibrato e al palato si avvertono sentori fruttati, dalla ciliegia a lampone e prugna e che si alternano sapientemente ai sentori tipici delle spezie.