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Vini Grosjean al miglior Prezzo: 13 proposte

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Grosjean: Storia, Abbinamenti e Prezzi

Lavorare tutti i vigneti con lo schema dell’agricoltura biologica, senza utilizzo di pesticidi e prodotti chimici. Questa è la Mission di Grosjean, un’azienda vitivinicola situata a Quart, alle porte d’Aosta, a un’altitudine di 650 metri con i vigneti di Tzeriat, Rovetta, Creton, Tourena Quart, Tzantè de Bagnare e Merletta posti fra i 600 e i 900 metri di altitudine.

In una fase iniziale, l’azienda si è dedicata alla coltura del Petit Rouge, del Gamay, del Pinot Noir e della Petite Arvine. Oggi, oltre a questi, Grosjean si dedica anche alla coltura di vitigni autoctoni come Fumin, Cornalin, Premetta e Vuillermin. Dieci ettari di vigneto coltivato con i vitigni autoctoni e la vinificazione è naturale, non avviene con lieviti selezionati, ma con quelli indigeni: una vera e propria prassi aziendale per cercare di esprimere al meglio il terroir nel calice.

Un’azienda nata alla fine degli anni Sessanta, che nel corso del tempo ha sviluppato una linea di agricoltura eco-compatibile. Una cantina partita da 3000 mq di terreno per arrivare a 7 ettari. Con il passare degli anni, i cinque fratelli, Vincent, Giorgio, Marco, Fernando ed Eraldo intorno al Duemila decidono di costruire un’altra cantina più moderna. 
Gli ultimi 15 anni sono infatti decisivi per la cantina: nel 2011 la cantina ha indirizzato la sua produzione esclusivamente nel biologico e nel 2015 si è impegnata in un ulteriore lavoro di ammodernamento che le ha permesso di ingrandirsi, arrivando a produrre 140.000 bottiglie.

La cantina, nel 2018, è alla sua terza generazione ed è stata coinvolta in progetti di partenariato con Enovitis Extrême, un’azienda agricola specializzata nelle tecnologie di coltivazione delle vigne che ha partecipato sul territorio della cantina con le proprie attrezzature e con i macchinari specifici. Questo a testimonianza del forte legame promosso dalla cantina valdostana fra terroir, innovazione e tradizione.

Un’azienda dunque che non si limita soltanto a produrre etichette, ma che avanza una strategia per migliorare se stessa e per valorizzare il territorio in cui opera. Una cantina ben consapevole delle difficoltà che s’incontrano in questa Valle, dovute principalmente all'abbandono dei vigneti, al frazionamento delle proprietà e all'età piuttosto avanzata dei proprietari.

Vini biologici, Fumin e riconoscimenti

Tradizione, naturalezza e sincerità sono le caratteristiche che deve mantenere un vino biologico, secondo i fratelli Grosjean. La cantina Grosjean ha ricevuto negli ultimi anni dei riconoscimenti piuttosto importanti per la produzione dei propri vini.

Uno dei vitigni coltivati dalla cantina Grosjean, il Fumin, è considerato uno fra i vitigni autoctoni valdostani che sta acquisendo notorietà negli ultimi anni.
Si tratta di una varietà antica che è presente in Val d’Aosta già dalla fine del Settecento.
Il Fumin vinificato in purezza dalla cantina Grosjean è un vino dai sentori di frutta rossa, come l’amarena e fiori rossi freschi, con una nota di mineralità sullo sfondo.
Il Fumin vigne Rovettaz 2014 e il Pinot Noir vigne Tzeriat 2015 hanno ricevuto entrambi il premio da Decanter. Anche il Petit Rouge è un vitigno dalle antiche origini, anch’esso molto diffuso in Val d’Aosta.

Il Montmary extra brut rosé è stato selezionato da Luca Maroni nei Migliori Vini Italiani.
Il Cornalin vigne Rovettaz 2016 ha ricevuto il “Platino” di Decanter La guida enologica Slow Wine per ben due anni consecutivi ha attribuito il premio Vino Quotidiano al Gamay 2017, riconoscendone l’ottimo rapporto qualità/prezzo. Il costo di questa etichetta è di circa 10€, un costo piuttosto accessibile per un vino di questo tipo.

Il Pinot Noir DOC 2015 ha ricevuto il riconoscimento Due bicchieri Gambero Rosso.

Prodotti vitivinicoli, che hanno origine in una Valle dalle caratteristiche uniche, e che stanno diventando sempre più apprezzati nel mercato e dal consumatore finale e appassionato di vini.