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Coda Di Volpe vini: 62 proposte

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Coda di Volpe: Storia, Abbinamenti e Prezzi

La Coda di Volpe è un vitigno autoctono campano a bacca bianca, che viene coltivato lungo le falde del Vesuvio sin dall’epoca romana. Al giorno d’oggi è diffuso soprattutto in provincia di Benevento, dove da vita al vino Sannio Coda di Volpe Doc.

Cenni storici che segnalano la presenza del vitigno Coda di Volpe nei terreni vulcanici che circondano il Vesuvio si possono ritrovare nel trattato Naturalis Historia di Plinio il Vecchio. Oggi viene coltivato in quasi tutto il territorio campano, e con i suoi 600 ettari vitati rappresenta la decima varietà di uva per diffusione nella regione. L’ottima esposizione su colline di media altitudine che questo vitigno incontra nel territorio del Sannio fanno di quest’ultimo la terra d’elezione per la coltivazione dell’uva Coda di Volpe. Viene allevata con discreto successo anche nel territorio del Taburno, dove trova un alleato per la propria crescita nel terreno argilloso e vulcanico.

Il nome di questa uva si deve alla parte inferiore del grappolo che ricorda per l’appunto la coda di una volpe. Gli acini hanno dimensioni molto piccole e sono di colore giallo. È un vitigno da rese medie ed è inoltre sensibile alle avversità meteorologiche. Il periodo della vendemmia solitamente coincide con le ultime due settimane di settembre. È conosciuto anche con gli appellativi Caprettone e Coda di Caprone. A partire del 1985 si è iniziata a sperimentare la sua vinificazione in purezza grazie all’azione di Domenico Ocone e Luigi Pastore. Seguendo il loro esempio negli ultimi due decenni molti produttori campani si sono dedicati con ottimo risultati all’elaborazione di vino Coda di Volpe.

Un Vino Bianco Campano versatile da bere giovane

Non sono molti i vini che prevedono l’uso di Coda di Volpe in purezza. Le uve di questo vitigno solitamente vengono impiegate in abbinamento ad altre più rinomate come Falanghina, Fiano e Greco per dare vita a diverse Docg e Doc della Campania, in quanto sono perfette per limitare l’acidità delle uve a bacca bianca coltivate sui suoli vulcanici. Quando vinificate in purezza le uve Coda di Volpe regalano un vino interessante che si presenta con un colore giallo paglierino dai leggeri riflessi dorati. L’aroma è delicato e gradevole, condito da varie fragranze fruttate e floreali. All’assaggio si rivela sapido e con un piacevole tocco di acidità. Uno dei principali produttori di vino bianco Coda di Volpe è la cantina Vadiaperti. Tra le migliori etichette di questa cantina spicca l’Irpinia Coda di Volpe Doc Torama.

Il Coda di Volpe è un vino che può essere apprezzato pienamente quando molto giovane e solitamente l’evoluzione in bottiglia non supera i 3-4 anni. Tra gli abbinamenti consigliati per il vino Sannio Coda di Volpe Doc troviamo i piatti a base di verdure, le carni bianche, il pesce ed i formaggi da media stagionatura. Oltre alla cucina campana, per il Coda di Volpe Vadiaperti si possono sperimentare accoppiamenti anche con piatti internazionali come il sushi e le tapas. Il Taburno Sannio Doc Coda di Volpe Cerere di Ocone si sposa in maniera eccellente alle torte salate.

Il vino Irpinia Coda di Volpe Doc Torama di Vadiaperti è uno dei migliori prodotti nati dall’omonimo vitigno vinificato in purezza ed ha un prezzo medio di 24 euro nei più importanti negozi di vino online. In generale una buona bottiglia di Coda di Volpe può essere acquistata per circa 8-9 euro. Allineate a questo prezzo troviamo alcune delle migliori etichette campane come il Sannio Coda di Volpe Doc Janare de La Guardiense, il Coda di Volpe Cerere della Cantina Ocone ed il Coda di Volpe Taburno di Fattoria La Rivolta.