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Sagrantino di Montefalco: Storia, Abbinamenti e Prezzi

Il Sagrantino di Montefalco è un vino rosso DOCG originario dell’Umbria. Viene elaborato dall'omonimo vitigno autoctono Sagrantino, le cui uve secondo disciplinare possono essere vinificate in secco o passito per produrre una delle massime espressioni del vino italiano.

Il vitigno Sagrantino ha una storia molto antica. Alcune fonti rimandano la sua origine all'Asia Minore e raccontano che sarebbe arrivato in Italia grazie ai monaci Francescani che ne importarono le barbatelle al rientro da un pellegrinaggio in Terra Santa. La zona stessa di Montefalco ha una relazione di lunga data con la vite, tanto che la coltivazione dell’uva viene menzionata già da Plinio il Vecchio nei suoi scritti di epoca romana.

Oggi giorno l'uva Sagrantino ha trovato nelle verdi colline tra Montefalco e Bevagna il proprio terreno d’elezione, grazie alla combinazione di alcuni fattori come morfologia del territorio, clima temperato e le cure attente dei vignaioli umbri.

Il vino Sagrantino è stato dapprima prodotto nella tipologia secco. In seguito, durante gli anni ‘90, i viticoltori della zona hanno cavalcato la moda del dolce promossa dai consumatori americani, ed hanno sfruttato le caratteristiche dell’uva, ricca di tannini, per produrre il Sagrantino passito.

A partire dal 1979 è stata riconosciuta la DOC che nel 1992 è diventata DOCG Sagrantino di Montefalco, che comprende sia la tipologia secco che passito.
Secondo disciplinare la produzione di questo vino rosso umbro è consentita solo nel comune di Montefalco ed in alcune zone dei comuni di Bevagna, Gualdo Cattaneo, Castel Ritaldi e Giano dell'Umbria, tutti situati in provincia di Perugia. In totale si tratta di circa 660 ettari vitati in cui intervengono cantine storiche e nuove realtà che puntano forte sul biologico.

Sagrantino Secco e Passito, un successo internazionale

I vini Sagrantino vengono sottoposti ad un invecchiamento obbligatorio per un periodo di almeno 33 mesi, di cui almeno 12 in botti di rovere per la versione secca. In seguito il vino trascorre un ulteriore periodo di affinamento in bottiglia di almeno 4 mesi.

Questo per ammorbidire i potenti tannini e dare così vita a vini immortali, complessi e ricchi di aromi speziati, cosa che vale soprattutto per il vino Sagrantino passito, diventato celebre in tutto il mondo.

Questa tipologia si presenta di colore granato con un grado alcolico elevato, sempre superiore al 14%, ed un gusto corposo, speziato e caldo. In questa versione il Sagrantino si presta ad accompagnare pasticceria e frutta secca, dolci al cioccolato e formaggi di pecora.
In Umbria questo vino è da sempre riconosciuto come un vino da festa, da stappare in particolare nel periodo della Pasqua, per abbinarlo ai dolci tipici umbri come lo stinchetto di marzapane, l’attorta, il brustengolo, ma anche per accompagnare i formaggi di pecora.

Il Sagrantino di Montefalco secco ha invece riflessi tendenti al violaceo ed un bouquet aromatico che comprende prugne, more e frutti di bosco in generale, e conferma l’alto tenore alcolico. Può essere servito ad una temperatura di 17-18°C in compagnia di zuppe, carni arrosto, selvaggina, agnello, tartufo nero e formaggi stagionati.

Tra le cantine più celebri spicca la cantina Caprai, che per prima ha scommesso sul Sagrantino creando vini mirati in particolare a conquistare il mercato americano. Il suo Sagrantino di Montefalco Passito è in grado di esprimere una combinazione unica di eleganza, longevità e profondità. Disponibile online al prezzo medio di 40 euro.
Il Sagrantino di Caprai è famoso anche per le edizioni limitate, come il Sagrantino di Montefalco 25 anni in bottiglia da 3 litri, in vendita al prezzo di 270 euro.

Altre cantine molto note sono la Tenuta Castelbuono, Perticaia, Antonelli e Adanti. Il prezzo del vino Sagrantino di Montefalco di queste aziende oscilla tra i 20 ed i 25 euro.