
Lacrima di Morro d’Alba Diana 2020 Filodivino

Marotti Campi - Lacrima di Morro d'Alba Orgiolo (2020)

Marotti Campi - Lacrima di Morro d'Alba Rubico (2021)
Lacrima di Morro d’Alba: Storia, Abbinamenti e Prezzi
Il Lacrima di Morro d’Alba è un vino rosso DOC prodotto nelle Marche in tre tipologie: base, superiore e passito. Dotato di aromi eleganti ed un gusto pieno e rotondo, si tratta di uno dei più tipici vini marchigiani, piacevole e godibile da subito e molto amato dai consumatori per il suo carattere unico.
Il vino Lacrima di Morro d’Alba è conosciuto ed apprezzato da molti secoli a questa parte.
La prima citazione storica riguardante i vini di Morro d’Alba risale all’epoca di Federico Barbarossa, che nel 1167, durante il famoso assedio di Ancona, scelse il borgo di Morro d’Alba come campo base e dimora. Gli abitanti del luogo furono costretti a cedere all'imperatore i loro prodotti più squisiti e preziosi, tra cui il famoso “succo d’uva di Morro d’Alba”.
Nel 1985 è arrivato il riconoscimento della denominazione di origine controllata, cosa che ha favorito la valorizzazione ed il giusto riconoscimento per questo piccolo gioiello dell’enologia italiana.
Questo vino rosso delle Marche viene prodotto a partire dall'omonimo vitigno autoctono Lacrima, che deve il proprio nome ad una caratteristica più unica che rara, ovvero la capacità di emettere delle gocce di succo d’uva dagli acini maturi, che hanno una buccia spessa, ma delicata.
Il vino Lacrima di Morro d’Alba DOC, per essere considerato tale, dev'essere prodotto da uve Lacrima per almeno l’85% con l’aggiunta di uve Montepulciano e Verdicchio per un massimo del 15%.
La produzione di questo vino DOC è consentita solo nel comune di Morro d’Alba e nei comuni limitrofi di Belvedere Ostrense, Monte San Vito, Ostra, San Marcello e Senigallia, tutti all'interno della provincia di Ancona e situati a meno di 20 km dal mare.
Da bere giovane e ottimo anche con piatti di Pesce
La Lacrima può essere immessa sul mercato già dopo la metà di dicembre dell’anno della vendemmia.
Al calice il vino marchigiano si presenta di colore rosso rubino intenso con notevoli sfumature violacee.
Si tratta dunque di un vino da bere giovane, che si fa notare per un delicato e caratteristico profumo vinoso. Con l’invecchiamento acquista sfumature e sentori più fruttati e floreali, con in particolare note di frutti di bosco, ciliegia, viola e violetta.
All'assaggio risulta abbastanza corposo e dal gusto asciutto, con tannini consistenti, ma mai invadenti.
La Lacrima di Morro d’Alba si abbina in maniera eccellente ai prodotti tipici marchigiani come il salame lardellato di Fabriano, il salame ciavuscolo, primi piatti al ragù e carni bianche.
È un rosso particolare che non disdegna l’abbinamento con alcuni antipasti di mare, pesce azzurro e zuppe di pesce.
Nella versione Superiore è l’abbinamento ideale per le carni rosse ed in particolare una classica tagliata con rucola, grana e pomodorini.
La tipologia passito è invece un prodotto di nicchia per assoluti intenditori, da stappare per il momento del dessert o come vino da meditazione. La temperatura di servizio consigliata è di 16-18°C.
Una buona occasione per andare alla scoperta di questo vino è la festa della Lacrima di Morro D’Alba che si celebra nelle Marche all'inizio del mese di maggio e permette di realizzare visite guidate e degustazioni nelle principali cantine ed aziende agricole della zona, tra cui Velenosi, Vicari, Filodivino e Marotti Campi.
Il prezzo della Lacrima di Morro d’Alba può variare dagli 8 ai 12 euro a seconda della cantina. Altri due celebri produttori di Lacrima sono Stefano Mancinelli e Mario Lucchetti che propongono la tipologia passito ad un prezzo di 19-22 euro.
Essendo un vino da bere giovane viene tradizionalmente consumato durante le festività natalizie, quando allieta i pasti in famiglia.