Il Sauvignon Blanc in Nuova Zelanda: un grande bianco nella Terra dei Kiwi

La Nuova Zelanda, questa lontana terra che forse ricorderete per i suoi spettacolari paesaggi naturali ricchi di colori, per la suggestiva danza maori degli All Blacks o per aver dato luogo al set dei film della celebre serie “Il Signore degli Anelli.”

Un paese che è riuscito a mettersi in mostra anche in ambito enologico, grazie a un attento e veloce sviluppo negli ultimi decenni, indirizzando la sua produzione soprattutto verso un vitigno di origine francese, Il Sauvignon Blanc.

Verso la fine degli anni 80, infatti la viticoltura neozelandese è venuta alla ribalta nella scena internazionale, facendo emergere il Sauvignon Blanc come suo vitigno simbolo e introducendo così il paese tra i maggiori produttori mondiali.

Vigne Sauvignon Blanc nella regione di Marlborough in Nuova Zelanda

Vigne Sauvignon Blanc – Marlborough in Nuova Zelanda

Le origini del Vino in Nuova Zelanda

Il reverendo missionario inglese Samuel Mardsen, può essere considerato a tutti gli effetti l’artefice dell’introduzione della vite in terra neozelandese, i cui primi ceppi furono piantati nel 1819 a Kerikeri, nella parte nord-est dell’isola dell’nord.

Per quanto riguarda i primi vini documentati, gli onori della cronaca spettano all’inglese James Busby, capace di creare un vigneto a Waitangi nel 1836, per poi vendere il suo vino ai soldati britannici presenti sul luogo.

Alla crescita e allo sviluppo della viticoltura del paese, contribuì anche il viticoltore italiano Romeo Bragato. Decisivi furono i suoi interventi nella lotta alla famigerata fillossera, promuovendo l’importazione di porta innesti su piede americano, nonché l’individuazione delle regioni più vocate per la coltivazione.

Vigneto di Sauvignon Blanc in Nuova Zelanda

Vigneto di Sauvignon Blanc in Nuova Zelanda

Nella sua relativamente breve storia, l’industria del vino neozelandese ha vissuto una serie vicissitudini che hanno segnato profondamente il suo cammino.

L’arrivo della già citata fillossera nel 1895 e successivamente delle leggi proibizionistiche nate negli anni 10 del 1900, portarono a una vertiginosa caduta dei consumi, con effetti e misure restrizionistiche che si protrarranno in parte per lungo tempo, spingendosi fino quasi ai giorni nostri.

Basta pensare che nei ristoranti la vendita di vino fu consentita nel 1960, mentre i supermercati locali ottennero una licenza di vendita solamente nel 1990.

Marlborough: dove nasce il Sauvignon Blanc della Nuova Zelanda

Marlborough è la principale e più estesa regione viticola del paese, di cui il vitigno di origine francese ne fa da padrone. Una zona situata nella parte estrema nord-est dell’isola del sud, delimitata dall’oceano pacifico e dalle catene montuose delle southern alps, le quali offrono protezione dai forti venti piovosi.

La gran parte dei vigneti giace in due vallate principali, la Wairau Valley a nord e la Awatere Valley a sud. Nella prima, che è di gran lunga la più grande, si tende a produrre Sauvignon Blanc più maturi e pungenti, mentre la più fredda e ventosa Awatere Valley, fornisce vini di maggiore acidità con pronunciati sentori erbacei e meno fruttati.

In linea di massima, il classico Sauvignon Blanc, prodotto nella vocata area di Marlborough, si presenta alla vista di colore giallo paglierino chiaro con riflessi verdolini.

Wither Hills nella regione di Marlborough in Nuova Zelanda con vigneto al tramonto

Wither Hills nella regione di Marlborough in Nuova Zelanda

Un naso pungente, ricco, di alta intensità, caratterizzato da un’incredibile esplosione di sentori fruttati: frutto della passione, ananas, mango, pompelmo, pesca, uva spina, seguiti da note erbacee di foglia di pomodoro, asparagi ed erbe di campo.

Il tutto accompagnato al palato, da una spiccata acidità, bilanciata da una buona struttura e grado alcolico.

Si tratta di vini solitamente fermentati in acciaio a basse temperature, al fine di conservare gli aromi e i sapori fruttati del vitigno, anche se non mancano diversi esemplari maturati in legno.

Le caratteristiche dei Sauvignon Blanc Neozelandesi

Possiamo senza dubbio affermare, che il Sauvignon Neozelandese abbia delle caratteristiche uniche al mondo. Un timbro facilmente riconoscibile anche dai meno esperti, contraddistinto da una profonda intensità olfattiva e da quei tratti tipicamente aromatici che spiccano su altri Sauvignon prodotti in Europa o America.

Ad esempio, nella valle della Loira, all’interno delle storiche regioni di Sancerre e Pouilly-Fumé, i terreni argillosi/ghiaiosi ricoperti di silex, regalano vini eleganti, strutturati, dai classici sentori di pietra focaia e polvere da sparo. Pertanto, un Sauvignon differente, che vira di più verso note minerali.

Viti di Sauvignon Blanc a Marlborough

Viti di Sauvignon Blanc a Marlborough

I fattori determinanti che rendono unici i vini neozelandesi sono molteplici. In primis, il clima di tipo marittimo caratterizzato da una proficua escursione termica.

La combinazione tra le lunghe ore di sole durante il giorno e le fresche notti influenzate dalle correnti oceaniche, permette alle uve di raggiungere una perfetta maturazione e un equilibrio tra zuccheri e aromi, mantenendo allo stesso tempo un alto tenore di acidità.

Se a questi punti, aggiungiamo anche ottime esposizioni e suoli per lo più ghiaiosi e ciottolosi propensi alla coltivazione, ecco qua che si concretizza la ricetta perfetta per lo sviluppo di grandi prodotti.

Gli altri Vini Neozelandesi e lo Screw cap

Numeri alla mano, il Sauvignon Blanc ricopre il 60% dell’intera superficie vitata Neozelandese e rappresenta oltre l’80% del totale delle esportazioni. Cifre impressionanti, che dimostrano ancora una volta come questo vino abbia fortemente inciso nella cultura enoica del paese.

D’altro canto, questi incredibili numeri possono dare l’impressione che la Nuova Zelanda abbia costituito una viticoltura incentrata solamente sul Sauvignon Blanc. In realtà, non è proprio così. La profonda diversità di clima e suoli, consente di produrre grandi vini che vanno dai Pinot Noir, agli Chardonnay o ai tagli bordolesi.

Uva Pinot Nero in un vigneto della Nuova Zelanda

Uva Pinot Nero in un vigneto della Nuova Zelanda

Degne di nota, sono le regioni di Auckland, Gisborne, Hawke’s Bay e Martinborough nell’isola del nord. Nelson, Canterbury e Central Otago nell’isola del sud.

Piccola nota finale, a riguardo dell’ormai affermato utilizzo del tappo a vite, lo “screw cap.” Nell’2001, un piccolo gruppo di viticoltori, decise di adottare questo mezzo a scapito del classico tappo di sughero.

Screw cap o tappo a vite

Screw cap o tappo a vite

Al giorno d’oggi, il 99% di tutte le bottiglie neozelandesi sono sigillate con tappo a vite.

Alcuni Sauvignon Blanc neozelandesi da non perdere

Wairau Reserve Sauvignon Blanc Saint Clair 2018

Ricavato da vitigni situati nella Wairau Valley. Intenso, complesso, equilibrato e persistente. Semplicemente tutte le migliori caratteristiche che si possono trovare in un vino. Un mix di raffinatezza ed intensità.

Te Koko Sauvignon Blanc Cloudy Bay 2015

Grande vino di della storica azienda, fondata nell’1984 dall’enologo David Honsen. Uno stile che va un po’in controtendenza dai classici, con una maturazione di ben quindici mesi in barrique di rovere francese. Di colore giallo paglierino con riflessi tendenti al dorato. Naso complesso, caratterizzato da frutta tropicale matura, note di vaniglia e fiori di sambuco. Al palato, rotondo e pieno, in contrapposizione a una forte spalla acida.

Sauvignon Blanc Nuova Zelanda: Wild, Wairau Reserve, Marlborough e Te Koko

Sauvignon Blanc Nuova Zelanda: Wild, Wairau Reserve, Marlborough e Te Koko

Wild Sauvignon Greywacke 2017

Altra etichetta di prestigio nella zona di Marlborough. Note olfattive che vanno dalla classica frutta tropicale a sfumature tostate e affumicate. Al palato, ricco, di corpo e fresco. Uno stile alternativo, conseguito grazie alla fermentazione con i lieviti indigeni e un ulteriore affinamento di sei mesi sulle fecce di lievito.

Marlborough Sauvignon Blanc Mount Nelson 2019

Un tocco di Italia per questo vino targato Antinori. I tratti tipici del Sauvignon Blanc locale che si mischiano con la struttura e mineralità del vecchio continente. Un prodotto interessante.

Abbinamenti con il Sauvignon Blanc

Dal punto di vista gastronomico, il Sauvignon Blanc della Nuova Zelanda trova la sua consacrazione con ricette a base di pesce o con piatti vegetariani.

La sua pronunciata acidità si adatta bene anche alla piccantezza, quindi possibili sono gli abbinamenti con pietanze della cucina etnica (coreana, indiana e messicana).

Ottimo è l’accostamento con i formaggi freschi, come mozzarella e formaggio di capra.

Cozze dalle labbra verdi della Nuova Zelanda con insalata e limone su un piatto

Cozze dalle labbra verdi della Nuova Zelanda con insalata e limone

Per rimanere in terra neozelandese, calzano a pennello una deliziosa insalata di mare accompagnata da asparagi e kiwi, una zuppa di cozze Greenshell e i numerosi pesci d’acqua salata dell’oceano pacifico.

Adesso è il momento di cercare online i Sauvignon Blanc della Nuova Zelanda per toccare con mano quanto vi abbiamo raccontato in questo articolo. Degustare i prodotti di questo paese e i vini suggeriti qui sopra potrebbe essere una piacevole scoperta! Potete trovare al link di seguito le migliori offerte e i prezzi.

All’estenuante ricerca del perfetto abbinamento cibo-vino, spinto dalla sete di conoscenza e curiosità verso questo mondo. Nel tempo libero, bevo vino e gioco a tennis.

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