Arriva Hundred Days, il gioco sul Vino

In questi giorni mi sono imbattuto in un progetto videoludico interessante e alquanto originale. Un videogioco che ha come tema principale proprio l’argomento che trattiamo in questo blog: il vino.

Hundred Days è un videogioco gestionale, simulativo incentrato sulla produzione vitivinicola.  I videogiocatori potranno infatti sperimentare la complessa arte della viticoltura.

La totale gestione di un’azienda, in ogni suo singolo passaggio: dalla selezione del tipo di vite al sistema di coltivazione, per poi passare alle delicate fasi di vinificazione e maturazione, fino ad arrivare alla vendemmia e in ultimo la vendita delle bottiglie.

Hundred days - Schermata Fermentazione

Hundred days – Schermata Fermentazione

Un prodotto semplice e intuitivo, ma allo stesso tempo dotato di profondità e complessità. Caratteristiche che faranno sicuramente entusiasmare gli amanti del vino e avvicinare i neofiti.

Anche il titolo del gioco è un chiaro riferimento alla vite. Hundred Days, in italiano: 100 giorni, non è altro che il tempo che trascorre dalla fioritura alla maturazione dell’uva. Il ciclo vitale della vite.

Ancora in fase di elaborazione, il gioco è sviluppato dal giovane team italiano (piemontese) di Broken Arms.

Incuriosito dopo aver provato la versione demo, ho avuto modo di contattare il team e porre qualche domanda ai due fondatori, Elisa Farinetti e Yves Hohler.

Hundred Days - Schermata Vitigno

Hundred Days – Schermata Vitigno

Intervista ai fondatori di Hundred Days

Di seguito alcune domande agli ideatori del progetto per capire meglio origini, dettagli e caratteristiche di questo originale e interessante videogioco. Prima scontata domanda:

Da dove nasce la vostra idea di portare il vino in un videogioco?

Allora… domanda non semplice. Prima di tutto devi sapere che noi (buona parte del team e Yves ed io) siamo piemontesi e il nostro studio ha sede ad Acqui Terme, in provincia di Alessandria.

Nel background lavorativo e di vita sia di Yves che mio, c’è sempre stata la viticoltura, in quanto è quello che ci circonda ogni giorno. Vivendo in quest’area poi, noi abbiamo intrapreso la via della tecnologia, con i nostri studi e il lavoro, ma la passione per il vino è sempre rimasta.

Un paio di anni fa circa, facendo due chiacchiere con colleghi, ragionavamo sul fatto che nel mercato videoludico attuale mancasse un gioco che parlasse di vino. Ci sono gestionali in ogni campo, dalla costruzione dei PC all’attività agricola più hardcore…

Successivamente a questo ragionamento, abbiamo iniziato a porci delle domande e fare un po’ di ricerca per capire se avevamo un’opportunità reale per le mani o era solo un abbaglio e da lì ci siamo poi buttati sul progetto!

Il vostro team da quante persone è composto?

Siamo un team piccolino in realtà, 6 persone interne all’azienda (di cui 3 ad Acqui Terme, mentre gli altri lavorano da remoto). Per questo progetto in realtà ci sono altre 6/7 persone che sono coinvolte nello sviluppo in determinate verticali di produzione, per lo più freelance da mezza Europa.

Partendo dal presupposto che vi affacciate a un mercato di “nicchia” ma in crescita, pensate che il gioco possa rivolgersi solo agli appassionati ed esperti di vino o anche a un bacino di utenza più ampio?

Il nostro obbiettivo è di ottenere ovviamente un target più ampio possibile, per questo stiamo lavorando su due fronti: da una parte, un’esperienza di gioco accessibile anche per chi è completamente a digiuno in materia vitivinicola e dall’altra, un profondo livello di dettagli per quei giocatori che vorranno andare a fondo nelle cose.

È l’aspetto più complesso della produzione di questo gioco. Per noi tante cose sono scontate mentre per altre persone sono complete novità, dobbiamo trovare il giusto bilanciamento.

Provando la versione demo, ho constatato la presenza di tre vitigni: Nebbiolo, Barbera e Chardonnay. Riferimento al vostro territorio?

Il gioco si articolerà su diverse aree vitivinicole (partiamo dal nostro Piemonte, per poi espanderci con aree di tutto il mondo, nel caso il gioco venda il giusto). Per ogni regione proporremo dai 3 ai 5 vitigni che identificano il territorio e che siano simboli di quella cultura.

Partendo dal Piemonte, nella demo abbiamo reso disponibili questi tre, per iniziare a comunicare un po’ questa ricerca territoriale che vogliamo mostrare al giocatore. Inoltre, sono i primi su cui abbiamo iniziato a ragionare in termini di processi produttivi e complessità.

Avete dei vini preferiti, o che vi piacciono particolarmente?

“Siamo un ufficio di avvinazzati,” esclama scherzosamente Elisa. Beviamo onestamente di tutto, ma abbiamo un “problema”: la nostra regione offre dei prodotti con un compromesso qualità/prezzo folle, motivo per cui alla fine beviamo tantissimo Piemonte.

Yves è un grandissimo amante delle bolle, lui tradisce il Piemonte con il Trento DOC mentre io sostengo casa con l’Alta Langa. Vista la calda stagione, andiamo molto di Nebbiolo/Pinot Noir un po’ meno strutturati da bere ghiacciati.

C’è già una data di uscita?

Non abbiamo ancora una data precisa, nei prossimi mesi ci saranno un po’ di aggiornamenti e annunci al riguardo. Diciamo che si parla della prima metà del prossimo anno, prima su PC e poi a tendere su tutte le piattaforme mobile e console.

Di seguito il Video Trailer Ufficiale del gioco:

Sito Ufficiale

All’estenuante ricerca del perfetto abbinamento cibo-vino, spinto dalla sete di conoscenza e curiosità verso questo mondo. Nel tempo libero, bevo vino e gioco a tennis.

Categorie dell´articolo:
Il Mondo del Vino

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All’estenuante ricerca del perfetto abbinamento cibo-vino, spinto dalla sete di conoscenza e curiosità verso questo mondo. Nel tempo libero, bevo vino e gioco a tennis.


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