Un’altra bella festa del Vino Naturale si è svolta a Villa Favorita, a Monticello di Fara, frazione di Sarego in provincia di Vicenza. Organizzata da Vinnatur, la manifestazione ha visto la partecipazione di 150 vignaioli da tutta Europa, tutti ambasciatori di un’agricoltura sana, priva di pesticidi, concimazioni, diserbanti, accompagnata da un’attività in cantina che ne segue principi e filosofia, orientati al rispetto dell’uva e ad una politica poco interventista sui vini.
La location è splendida, uno dei punti di forza dell’evento. E’ una residenza storica seicentesca, sospesa sulle colline vicentine, arricchita da un ampio giardino immerso nel silenzio della campagna, ideale tempio per i winelovers. Un luogo di relax e meditazione, perfetto per una pausa tra un assaggio e l’altro.
Le sale interne, eleganti e ben predisposte per ospitare i produttori in modo ordinato, sono andate “in sofferenza” all’aumentare dei visitatori, sia in termini di rumore che accesso ai banchetti.
Buona l’accoglienza ai visitatori: libretto e mappa dei produttori, calice, deposito giubbotti e una chicca molto apprezzata dedicata a buyers, distributori, giornalisti e wine bloggers, la Tasting Room per assaggiare i vini con calma e relax.
Tra i produttori, diversi volti noti, spesso presenti in altre degustazioni “naturali” degli ultimi mesi, realtà medio-piccole ma in crescita di popolarità tra gli appassionati come PierLuigi Zampaglione, Tunia, Etnella, Cà del Vent, Costadilà, Rocco di Carpeneto, Castello di Stefanago. Cantine affiancate da realtà più celebri come COS, Marco de Bartoli, Ferdinando Principiano e Foradori.
Importante ed eterogenea la rosa di produttori internazionali, soprattutto provenienti da varie zone della Francia.
Tra le novità assaggiate in questo Vinnatur, assolutamente da scoprire i vini di Marco Merli, senza dubbio sfidanti ma non privi di fascino e complessità. Da approfondire sia il Trebbiano che il Sangiovese, ideali da gustare in cantina ascoltando la flemmatica ma tagliente dialettica del produttore.
Interessante anche la linea di Corte Sant’Alda, dal Soave all’Amarone; cantina situata al confine tra Valpolicella e Soave che propone vini puliti ed equilibrati.
Ottimi il Grillo e lo Zibibbo fermo di Marco de Bartoli, vini di personalità e validi rappresentanti del territorio. Un piacere conoscere il “purista” Camillo Donati, affabile e rigoroso nella sua idea di vino naturale, qui presente con una batteria di vini molto nutrita, tra cui spiccavano il Lambrusco (ci voleva del salume nella mano libera) e un’ottima Malvasia dolce. Si chiude con COS, di cui avevo degustato l’ottimo Frappato 2013, qui presente con vari prodotti. Di buona stoffa ed equilibrio il Cerasuolo di Vittoria, ancora da aspettare l’ultima annata di Frappato.
Molti i campioni prelevati da botti e vasche, una buona parte del 2014; vini ancora non pronti, squilibrati e in alcuni casi poco bevibili. Peccato non aver avuto, in molti casi, annate più vecchie per fare confronti e valutare meglio evoluzione e caratteristiche nel tempo.
Ben curato e di gran qualità l’aspetto gastronomico, grazie alla presenza di numerose chicche come la panetteria “open” organizzata da Esmach, che ha sfornato a ripetizione pane fresco e pizze meravigliose, che hanno contribuito a rendere unica l’esperienza degustativa.
Un bell’evento, curato ed organizzato sotto ogni aspetto, con poche pecche, tutto sommato trascurabili, ricco di spunti e ricordi da elaborare ed esplorare in futuro..
Qui di seguito una bella info grafica che riassume metodo, analisi e numeri di Vinnatur.
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