Viaggio sulla Route des Vins, la Strada del Vino in Alsazia

Route des Vins, la Strada del Vino in Alsazia

A volte capita di ritrovarsi ad avere cinque giorni di ferie ad agosto. E di volersi godere in tutta tranquillità un paesaggio suggestivo senza che nessuno condizioni i ritmi di viaggio o che imponga soste non volute. L’obiettivo della mia vacanza era proprio quello di coniugare buon vino e tranquillità, eccellenti cantine e bei paesaggi.

Avevo sentito molto parlare dell’Alsazia, una regione incantevole situata sul confine orientale francese, sulla sponda occidentale del Reno e a ridosso della Germania.

vini bianchi alsaziani, rinomati in tutto il mondo, sono il filo conduttore della famosa Route des Vins, un itinerario lungo 170 chilometri che attraversa una zona caratterizzata da filari di vigneti, castelli e borghi medievali.

Decido di partire senza un’organizzazione precisa, con tappe da decidere giorno per giorno, concedendomi divagazioni sugli itinerari, improvvisando deviazioni, allungando soste in base alle sensazioni e agli stati d’animo. Stati d’animo i quali, come vedrete, saranno inclini sopratutto a momenti di soddisfazione, gioia, sorpresa ed eccitazione.

Uve Bianche in Vigna Alsaziana

Uve Bianche in Vigna Alsaziana

La Route des Vins

Il percorso della Route des Vins alsaziana è il più antico della Francia, è attivo dal 1963 e si sviluppa ai piedi del massiccio dei Vosgi.

L’itinerario parte da Thann e giunge a Marlheim e attraversa alcuni dei paesini più pittoreschi dell’Alsazia, come Colmar, Ribeauvillé, RiquewihrEguisheim.

Route des Vins in Alsazia

Route des Vins in Alsazia

I paesi sono caratterizzati da case a graticcio multicolori, fontane, chiese gotiche e romaniche, oltre che da davanzali colmi di gerani a cascata.

L’Alsazia fu contesa a lungo nel corso dei secoli tra la Francia e la Germania e alla fine della seconda guerra mondiale fu annessa definitivamente alla Francia.
La contaminazione tedesca ha quindi lasciato segni tangibili nei vitigni coltivati e nel carattere dei vini, nei nomi dei paesi e dei vigneti e nella gastronomia locale, di chiara impronta contadina.

In generale, il Gewürztraminer è considerato la punta di diamante della viticoltura alsaziana. Mentre il Pinot Bianco è il vitigno più coltivato insieme al Riesling. A seguire Pinot Grigio (un tempo chiamato Tokai d’Alsazia), Sylvaner e Muscat.

Il Pinot Nero è l’unico esponente dei vitigni a bacca nera in Alsazia, dove solitamente non esprime il meglio di sé e raramente si avvicina al Pinot Nero della Borgogna. In genere il Pinot Nero viene servito fresco.

Clima e Territori

Mappa Route des Vins

Mappa Route des Vins

Il territorio è un vero e proprio mosaico, molto variegato e cambia di continuo. Si passa dai suoli argillosi a quelli calcarei, dai terreni ricchi di marne a quelli granitici. Non mancano aree scistose e di natura vulcanica, per un totale di quindici mila ettari vitati

Questa varietà dona ai vitigni sfumature olfattive molto diverse.Il clima dell’Alsazia è continentale, la catena montuosa dei Vosgi ripara i vigneti dalle correnti piovose e fredde creando un microclima unico. Poche piogge, con autunni secchi e soleggiati che permettono alle uve di avere la massima concentrazione di zuccheri e di sostanze aromatiche.

Avrei molte cose da raccontare sui pittoreschi borghi dove mi sono fermato per una visita. Sui luoghi dove ho consumato un pasto accompagnato dai vini locali.

Sugli splendidi paesaggi che avvolgevano i miei pensieri, portandomi in una dimensione quasi magica. Ma non basterebbe questo spazio, di conseguenza mi accingo a raccontarvi le indimenticabili visite e degustazioni fatte sulla Route des Vins, la Strada del Vino in Alsazia.

Dentro la Route des Vins: i produttori di Vini Alsaziani

Maison Trimbach (a Ribeauvillè)

Nelle cantine più prestigiose è consigliabile prenotare per avere una seduta organizzata di degustazione. Ovviamente io con il mio pellegrinare spensierato e volontariamente privo di ogni programmazione non prenoto niente ed entro nella mitica Maison Trimbach nella speranza di non essere respinto.

Vigneti Ribeauvillè

Vigneti Ribeauvillè

Dal 1626, dodici generazioni di viticoltori rigorosi e devoti alla passione per i vini dell’Alsazia si sono susseguite alla testa di questa proprietà. Oggi la Maison Trimbach è diretta da Hubert Trimbach, da sua figlia Anne e dai suoi nipoti Jean e Pierre.

I vini di Trimbach sono apprezzati all’unanimità per la loro qualità e la famiglia sorveglia accuratamente tutti i processi di vinificazione: dalla coltivazione della vigna alla messa in bottiglia finale.

Bottiglie in esposizione da Trimbach

Bottiglie in esposizione da Trimbach

Devo attendere un po’ e nel frattempo ammiro la costruzione a graticcio della maison dipinta di un giallo pastello e con una piccola torre dal tetto spiovente che mi riporta con la mente indietro in pieno medioevo.

Di solito vengono organizzati dei piccoli gruppi di degustazione e gli ospiti vengono fatti sedere a bel tavolo di legno attrezzato nella stanza principale vicino all’entrata.

Tavolo Degustazione Trimbach

Tavolo Degustazione Trimbach

I Vini di Trimbach

Gewurztraminer Trimbach

Gewurztraminer Trimbach

Acquisto alcune bottiglie di Sylvaner, ma è il Gewürztraminer quello che mi colpisce maggiormente e che è tra i più buoni che abbia mai bevuto. Degusto una dozzina di fantastici vini con la preziosa spiegazione di una gentile signora che mi dedica una sessione ad hoc: Riesling, Gewürztraminer, Pinot Bianco, Sylvaner e per ogni vino le diverse annate.

Tra le varie annate e tipologie assaggiate scelgo il Gewürztraminer Riserva 2013.

I vini della gamma “Réserve” sono prodotti solo nelle annate più favorevoli e il frutto è sottoposto a una rigorosa selezione. Il vino è di un colore giallo paglierino con riflessi dorati, al naso si sente tè nero, chiodi di garofano e miele.

Gusto molto complesso, equilibrato e persistente, di grande eleganza, con note speziate e un’intensa mineralità derivata dai suoli prevalentemente calcarei della zona.

Un Gewürztraminer che non stanca e che invoglia al secondo (e al terzo) bicchiere. Ottimo da abbinare con piatti speziati, cucina orientale o asiatica o con formaggi di carattere.

Domaine Kientzler (a Ribeauvillè)

Vicino a Trimbach, mi imbatto in questo domaine appena fuori Ribeauvillè. Entro per una degustazione, e scelgo sei vini al costo di 15€.

Kientzler è un’azienda a conduzione familiare tramandata di padre in figlio da cinque generazioni. Dal 2009 la guida della cantina è passata ai figli di André, Thierry e oggi il 90% dei vigneti dell’azienda è in posizione collinare, con filari che raggiungono gli ottanta anni di età.

Insegna Kientzler sulla Route des Vins

Insegna Kientzler sulla Route des Vins

La degustazione include una decina di vini tra i quali anche un Cremant d’Alsace Brut AOC prodotto da uve Auxerrois (simile al Pinot Bianco), affinato sui lieviti in bottiglia per trenta mesi.

La denominazione AOC Crèmant d’Alsace comprende spumanti metodo classico ottenuti perlopiù da Pinot Bianco (ma anche Pinot Nero, Pinot Grigio, Riesling e Chardonnay).

L’Alsazia è la prima produttrice di crèmant della Francia con trentaquattro milioni di bottiglie. Inoltre è il 25% dei vini prodotti in Francia.

Sono spumanti caratterizzati soprattutto da mineralità e freschezza, ma non confrontabili ai metodi classici italiani.

Gewurztraminer Kientzler

Gewurztraminer Kientzler

Ottimo anche il Gewürztraminer Haguenau del 2017, piuttosto secco rispetto ad altri Traminer e con un’acidità medio bassa. Sentori si rosa, spezie e frutta a polpa gialla. Vino adatto a invecchiare fino a 14/15 anni.

Domaine Marcel Deiss (a Bergheim)

Se volete provare qualcosa di originale e fuori dall’ordinario, provate i vini di Marcel Deiss. Complessi, espressivi, molto minerali e longevi, i suoi vini incarnano uno stile unico e controcorrente che non assomiglia a quello di nessun altro produttore alsaziano.

Il domaine è stato avviato nel 1947 da Marcel Deiss dopo il suo ritorno dalla seconda guerra mondiale. L’azienda è attualmente gestita dal nipote del fondatore, Jean-Michel Deiss.

Panorama Vigneti a Bergheim sulla Route des Vins

Panorama Vigneti a Bergheim

Il concetto alla base di tutto è il terroir. I vitigni sono piantati nello stesso vigneto e i singoli vigneti sono posizionati in terroir differenti.

Si cerca di portare le uve a maturazione contemporaneamente in modo che possano essere vendemmiate nello stesso momento e vinificate insieme.

Si avranno quindi assemblaggi differenti di Riesling, Pinot Grigio, Pinot Nero, Muscat, Pinot Bianco, Gewürztraminer nati da uve coltivate in terroir con diverse caratteristiche. Il risultato è un vino straordinariamente armonico.

Bergheim – Vista panoramica con vigneti in estate

Bergheim – Vista panoramica con vigneti in estate

Il vigneto è condotto in regime biodinamico ed è coltivato secondo antiche tecniche, senza diserbanti, né concimi chimici.

La cantina si trova nel centro di Bergheim, splendido borgo medievale, che vale assolutamente la pena visitare (vi consiglio di mangiare al VitisBar). Per le degustazioni questo vigneron è un po’ più rigido rispetto agli altri: di solito organizza due sessioni al giorno: una la mattina e una nel pomeriggio, ognuna al costo di 15€.

I Vini di Marcell Deiss

Tra i vini con un ottimo rapporto qualità-prezzo mi ha emozionato l’Engelgarten Premiere Cru (29€). Un blend equilibrato con differenti percentuali di Muscat, Riesling, Pinot Grigio e Pinot Nero. Dodici mesi sulle fecce fini in botti di rovere.

Nasce da un terreno sassoso, ricco di ciottoli e ghiaie, e dal classico clima secco e siccitoso della zona, condizioni che favoriscono una bassa produzione naturale della vite.

Bottiglie Deiss e tipi di terreno

Bottiglie Deiss e tipi di terreno

Il vino nel bicchiere evolve e cambia di continuo. Il colore è giallo paglierino tendente al verdolino che dà l’idea di un vino secco e fresco, invece all’olfatto si apre su profumi di frutta a polpa gialla, pera matura, fiori bianchi e pietra focaia. Al palato è intenso e ricco, equilibrato, elegante e persistente.

In Alsazia le Appellation d’Origine Contrôlée Alsace (AOC) e Alsace Grand Cru devono indicare in etichetta il vitigno che abitualmente riporta solo la zona di produzione. In Alsazia si è puntato, infatti, sulla vinificazione separata dei vitigni, con particolare attenzione ai quattro ritenuti nobili, ovvero Riesling, Pinot GrigioMuscat e Gewürztraminer.

Ambourg Grand Cru 2014 Deiss

Ambourg Grand Cru 2014 Deiss

Detto questo, Deiss si è opposto fermamente alle leggi che imponevano obbligatoriamente l’indicazione in etichetta dei vitigni per i vini d’Alsazia, ottenendo che divenisse solo facoltativa con una modifica legislativa del 2005.

Domaine Weinbach (a Kaysersberg)

Proseguo per la Route des Vins senza traffico nel bel mezzo dei vasti vigneti dell’Alto Reno, a una velocità di crociera rilassata, finestrini aperti e un timido sole del mattino che cerca di farsi spazio fra le nuvole. Raggiungo un’altra fra le più importanti cantine alsaziane e tra le più celebri al mondo.

Vigneti sulla Route des Vins a Kaysersberg in Alsazia

Vigneti sulla Route des Vins a Kaysersberg in Alsazia

Il Domaine Weinbach è un grandioso ex convento dei monaci cappuccini costruito nel 1612. Fu successivamente acquistato dai fratelli Faller nel 1898 che lo passarono di padre in figlio. Attualmente la tenuta è gestita da Catherine con i figli Théo e Eddy.

I terreni sono composti da terriccio sabbioso su ghiaia e granito. I loro vini biodinamici rivelano una grande personalità, grazie alla pienezza aromatica delle uve e a un’accesa mineralità. Spaziano su un vasto ventaglio di aromi e profumi e sono caratterizzati da eleganza e complessità.

Vigna Weinbach

Vigna Weinbach

 

Rigorosamente senza alcun preavviso busso alle porte del convento. Mi riceve Eddy che mi invita a entrare in una delle stanze della tenuta e mi fa accomodare a un piccolo tavolino di degustazione. Tutto l’arredamento è in legno, in stile classico, con quadri in bianco e nero e tappeti bordeaux.

Degustazione Vini Alsaziani Weinbach

Degustazione Vini Alsaziani Weinbach

Ed eccomi lì, a degustare ottimi vini in un ex convento con un vigneron a disposizione.

Sylvaner, Pinot Bianco, Moscato, Pinot grigio, Gewürztraminer, Riesling e Pinot Nero. Tra questi assaggio un notevole Riesling Grand Cru Schlossberg 2018 (costo sui 70€). Vino che fermenta spontaneamente con lieviti autoctoni e invecchia in grandi botti di legno di rovere.

Gewurztraminer Furstentum Weinbach

Gewurztraminer Furstentum Weinbach

Al termine della degustazione mi rende omaggio con un assaggio di uno strepitoso Gewürztraminer Grand Cru Furstentum Vendage Tardive.

Hugel & Fils (a Riquewihr)

Riquewihr è un piccolo borgo medievale di appena 1200 anime che ha del fiabesco. Circondata da filari di vigneti, Riquewihr è inserito nel circuito dei più bei villaggi di Francia. Il centro medievale è ricco di numerosi monumenti e le case sono colorate da tutte le tinte pastello.

Panorama Vista del villaggio Riquewihr in Alsazia

Panorama Vista del villaggio Riquewihr in Alsazia

I prodotti di spicco della cantina sono il Riesling e il  Gewürztraminer, tra gli altri vini Sylvaner e Pinot Nero.

La Maison è nata nel 1639 ed è gestita da Jean-Philippe, Marc ed Etienne, appartenenti alla dodicesima generazione familiare ed è da considerarsi una tra le più importanti realtà enologiche alsaziane.

Le viti, che raggiungono almeno l’età dei trent’anni, non conoscono l’uso di fertilizzanti, e le rese sono tenute molto basse, ben al di sotto dei limiti imposti dalla legge, per privilegiare la qualità del frutto.

Huegel & Fils ha ottenuto il riconoscimento ufficiale per l’Alsazia vendemmia tardiva “Vendage Tardive” e per i vini “Sélection de Grains Nobles“.

Cantina Hugel e Fils a Riquewihr

Cantina Hugel e Fils a Riquewihr

I vini di Hugel & Fils

L’AOC Alsace Vendage Tardive comprende i vini ottenuti da vitigni nobili, le cui uve sono state raccolte in vendemmia tardiva. Mentre l’AOC Alsace Sèlection de Grains Nobles comprende vini ottenuti da uve attaccate dalla botrytis cinerea molte settimane dopo alla raccolta dei Vendage tardive.

La Maison ha un piccolo Salon de Dègustation adiacente, dove si possono testare gratuitamente i vini. All’interno sono accolto da una cordiale ragazza che mi offre ragguagli e rabbocchi sui questi vini, fra i più rinomati della zona.

Ottimo il Classic Pinot Bianco 2017, nonostante l’annata 2017 sia stata difficile da gestire per clima e agenti atmosferici. Colore giallo paglierino pallido con riflessi verdolini, cristallino. Al naso sprigiona sentori di mela verde, lime, pesca e fiori di primavera. All’assaggio risulta secco, con una buona freschezza e un ottima sapidità. Rotondo e asciutto, non è invecchiato in botte e può evolvere bene in cantina anche per tre-cinque anni.

Ideale come aperitivo e versatile a tavola. Si può abbinare a ogni tipo di pesce, carni bianche oppure formaggi di capra e di pecora.

Pinot Blanc Classic Famille Hugel

Pinot Blanc Classic Famille Hugel

Degno di nota anche il Pinot Nero, di un colore molto scarico, con profumi di lampone e rose.

Domaine Zind-Humbrecht (a Turckheim)

Arrivo al Domaine Zind-Humbrecht in un pomeriggio di pioggia. Anche questa volta senza prenotazione. Entrando noto che si tratta di un vero e proprio ufficio moderno e organizzato con un paio di impiegate alla scrivania. Mi accoglie un ragazzo a cui devo spiegare perché non ho una prenotazione…

Dopo un rapido controllo in agenda mi dice che questo è il mio giorno fortunato perché ha avuto una disdetta per la degustazione del pomeriggio. Mi fa accomodare ad un tavolo rotondo nel centro di una bella sala soppalcata, circondato da vetrate da cui si può vedere il vigneto.

Turckheim, famosa per vigneti, case tradizionali e centro storico

Turckheim, famosa per vigneti, case tradizionali e centro storico

Mi spiega che tutta la produzione di Zind-Humbrecht è condotta in regime biodinamico per consentire di raggiungere il migliore equilibrio tra piante e terroir, favorendo la resistenza naturale delle viti e la loro buona salute. In questo modo si ottengono vini ricchi e di grande potenziale evolutivo.

Gli ettari vitati che fanno capo al domaine sono oltre quaranta, estremamente diversificati per composizione dei suoli, esposizioni e microclima.

Vengono selezionati solo i grappoli migliori che vengono lavorati con lente fermentazioni e con un riposo sui lieviti di almeno sei mesi.

I vini di Zind-Humbrecht

Anche in questa tenuta troviamo delle rese bassissime (solo trentacinque ettolitri per ettaro contro i settantacinque autorizzati dalla AOC Alsace Grand Cru); anche perché le vigne vengono coltivate manualmente e a volte con l’ausilio di cavalli, per rispettare al meglio il terreno.

Domaine Zind-Humbrecht Pinot Grigio

Domaine Zind-Humbrecht Pinot Grigio

Zind-Humbrecht viene attualmente riconosciuto come uno dei più grandi produttori di vini bianchi della regione.

Si coltivano quasi esclusivamente i due vitigni più rappresentativi dell’Alsazia: il Riesling e il Gewürztraminer da cui vengono prodotti vini assolutamente eccezionali.

Io, invece, rimango folgorato dal loro Heimbourg Pinot Grigio 2013 e con 45€ mi aggiudico una classica bottiglia renana che attualmente sto facendo invecchiare in cantina.

Domaine Albert Boxler (a Niedermorschwihr)

Distante una decina di chilometri da Colmar, mi dirigo verso la vicina Niedermorschwihr.

Oltre ai grandissimi nomi dei principali vignerons della regione, ci sono tante piccole realtà familiari, alcune capaci di appagare enormemente il visitatore. Tra queste si può nominare il Domaine Albert Boxler, oggi guidato da Jean Boxler e da sua moglie Sylvie.

Vigneti nei pressi di Niedermorschwihr

Vigneti nei pressi di Niedermorschwihr

I Vini di Albert Boxler

Qui mi sono concentrato sopratutto sul Riesling in quanto Boxler ne può offrire ben quattro provenienti da diversi terroir. Quattro etichette prodotte da vigne di età, esposizione e altitudini differenti, coltivate su diversi terreni e condizioni micro-climatiche. In questo modo si ottengono vini con caratteri e complessità molto variegate. Le vinificazioni sono classiche e vedono l’utilizzo di acciaio e botti di legno.

Degno di nota soprattutto il Riesling Sommerberg E (dal nome della parcella denominata Eckberg), vino molto diverso rispetto agli altri Riesling alsaziani.

La vigna è situata sull’estremità della collina a 400 m di altitudine, sempre ben ventilata ed esposta verso sud su roccia granitica. Il vino risulta secco, decisamente minerale, con una spiccata sapidità, grande in freschezza, con richiami erbacei e di mela verde.

Albert Boxler Gewurztraminer Reserve

Albert Boxler Gewurztraminer Reserve

Molto particolare il Gewürztraminer Rèserve 2016. Di un colore giovane, giallo paglierino-verdolino. L’analisi visiva, però, si contrappone nettamente al resto dell’analisi olfattiva e gustativa. Il vino sorprende per complessità e struttura. Al naso: bouquet floreali (rosa), spezie (pepe nero), frutti esotici (litchi e passion fruit su tutti).

Al palato: cremoso, intenso e morbido, si contraddistingue per la sua freschezza, qualità non facile da trovare per questa tipologia di vino.

Abbinamento tra Vini e Piatti Alsaziani Tipici

Prima dei saluti, mi sembra doveroso lasciarvi due appunti utili per scegliere i vini giusti da abbinare ad alcuni dei piatti tipici alsaziani. Vi capiterà sicuramente di pranzare in una winstub (tipico bar-ristorant à vin alsaziano) e provare la choucroute (crauti fermentati accompagnati con patate e diverse salsicce e carni di maiale affumicate). Accompagnatela ad un Riesling e sarà un connubio favoloso.

Choucroute

Choucroute

Un piatto da non perdere è il baeckeoffe, una zuppa di patate, carote ed altre verdure, con carne di maiale, manzo e agnello, messa a marinare nel vino bianco con aggiunta di spezie e cipolle. Anche in questo caso il Riesling è la scelta vincente.

Con il Foie Gras il Gewurztraminer si esalta particolarmente, mentre con una cena a base di Tarte Flambée all’Alsaziana o Flammekueche (una focaccia simile alla pizza con panna acida, formaggio bianco, pancetta e cipolle), è ottimo l’abbinamento con un Sylvaner fresco e leggero.

Tarte Flambée

Tarte Flambée

Da provare in generale gli aperitivinei numerosi bar a vin a Riquevihr, dove potrete assaggiare alcuni vini abbinati agli stuzzichini locali, in particolar modo il Pinot Bianco. E per gli asparagi? Il Pinot Griglio è la scelta più azzeccata.

E se dopo questo lungo e intenso Wine Tour, vi sarà venuta voglia di portare a casa qualcuna delle bottiglie degustate…potete cercare online offerte e Prezzi dei Vini Alsaziani su Trovino.it

Arrivederci Alsazia!

Siamo arrivati alla fine di questo lungo viaggio (spero non troppo per voi). Ho provato a raccontarvi la mia esperienza, lasciandovi qualche chicca nel caso voleste pianificare lo stesso tipo di itinerario. Posso solo aggiungere, qualora ci fossero ancora dubbi, che è stato un viaggio meraviglioso sia dal punto di vista paesaggistico e culturale, sia da quello eno-gastronomico ed enoico. Ho assaggiato vini stupendi e vi confesso che mi piacerebbe molto organizzare un ritorno. E voi che ne dite?

Massimo Fagotti è un milanese con una carriera divisa a metà fra Digital e Beverage. Bartender in gioventù, direttore in noti locali e key account nelle multinazionali del digital. Negli ultimi anni ha abbassato il grado alcolico delle sue passioni passando dai cocktails ai vini: vere e proprie “poesie in bottiglia”. Studia presso l’AIS di Milano. Non è assaggiatore…ma assaggia. Quando non ha acciacchi pratica sport. Appena può, accende lo scooter e scappa dalla città in cerca di luoghi mitici, dove trovare pace interiore e un buon bianco da sorseggiare.

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Massimo Fagotti è un milanese con una carriera divisa a metà fra Digital e Beverage. Bartender in gioventù, direttore in noti locali e key account nelle multinazionali del digital. Negli ultimi anni ha abbassato il grado alcolico delle sue passioni passando dai cocktails ai vini: vere e proprie “poesie in bottiglia”. Studia presso l’AIS di Milano. Non è assaggiatore…ma assaggia. Quando non ha acciacchi pratica sport. Appena può, accende lo scooter e scappa dalla città in cerca di luoghi mitici, dove trovare pace interiore e un buon bianco da sorseggiare.


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