E dopo la seratona da Don Pietro di due settimane fa, la banda Trovino è tornata sul territorio milanese alla caccia di ispirazione, di storie da raccontare e di calici di vini da ascoltare e ricordare nel tempo…destinazione Enoteca Vinoir, in Ripa di Porta Ticinese 93b sul Naviglio Grande…
Vinoir prima di essere un’enoteca fisica è un progetto, nato diversi anni fa come diario online di viaggio eno-gastronomico online e diventato poi negozio di vendita di vini, fino ad evolversi in vera enoteca con mescita e stuzzichini per accompagnare i vini assaggiati.
Un piccolo laboratorio, di vini ricercati di piccole cantine, alcuni abbastanza rari, selezionati con cura e in modo meticoloso dai proprietari, competenti e appassionati di Vino e del crogiolo di filosofia, arte e cultura che accompagnano le storie di territori e artigiani del vino, vissute in modo originale e innovativo.
Al centro di questo mondo i vini, poche cantine “famose”, molte chicche da scoprire, magari accompagnate a racconti di piccoli produttori, artigiani appassionati e indipendenti, in alcuni casi interpreti del mondo “naturale” nell’accezione del termine più vera e positiva.
Ma la serata com’è andata? Beh, credo si capisca che il posto è piaciuto. Piccolo, un buco, come Don Pietro (in comune sia lo spazio che la ricercatezza delle bottiglie), con pochi posti a sedere e una comodità tutta da ricercare. Ma l’atmosfera, seppur meno calda di altri posti, è rilassata, quasi ipnotica, circondati da libri e bottiglie ci si lascia guidare dalla cortesia del personale che accompagna la scelta nel modo corretto.
Gli assaggi da Vinoir
Assaggiato un Trebbiano d’Abruzzo 100% Biologico, “Mario’s 40” di Tenuta TerraViva, vino di gran corpo, grasso, complesso e con una bella corrispondenza naso-bocca. Un bel vino, maturato in botte di legno grande per 12 mesi, per poi farne altri 12 in acciaio…un bel giallo dorato ad accompagnare un vino importante e da gustare fino in fondo.
Il secondo calice è stato un Barbera D’Asti “Terra del Noce” 2008 di Ezio Giacomo Trinchero, altro vino biologico, maturazione in botte grande per 3 anni.
Naso un pò trattenuto inizialmente, con note di frutta matura e leggera tostatura, con una bocca molto succosa, ricca di equilibrio tra struttura e freschezza, senza dubbio un altro vino di spessore.
Il tutto accompagnato da salumi e formaggi ottimi, altrettanto ricercati: culatello, salame, coppa, parmigiano e Roquefort. opportunamente descritti da una lavagnetta appesa sotto la piccola libreria.
Vini e pietanze DOC, atmosfera tranquilla e cordiale, ideale per parlare di vino, enoteche e produttori con uno dei soci….what else?
Appuntamento alla prossima degustazione da Vinoir!