Seguendo la saggezza insita nei proverbi, ieri sera ho seguito il mantra del “Non c’è due senza tre” e mi sono avventurato in…un altro buco! Un locale che sfida ogni consuetudine e idea di confort e relax…di quale locale sto parlando? Dell’enoteca La Cieca in via Vittadini a Milano!
La Cieca è un locale “enoico” che tira molto a Milano, con un bel seguito di gente e una condivisione di pareri positivi sulla gestione e sui vini in degustazione piuttosto diffusa.
E da questo punto di vista, anche se mi piacerebbe tornare con più calma, posso solo confermare.
I ragazzi dietro il banco sono svelti e brillanti, cercano di destreggiarsi al meglio in uno spazio limitato con spirito e simpatia, dove ogni piattino di stuzzichini, ogni calice e ogni oggetto è collocato in modo da sfidare le “leggi della fisica”.
Il locale è davvero piccolo, con un solo tavolo a sedere nel piano rialzato, sicuramente intimo e perfetto per chiacchierare di vino e degustare un calice in modo rilassato se si azzecca la serata giusta senza troppa ressa.
Bottiglie alla parete dietro il bancone, suggerimenti e testi sul vino appesi a quella opposta, accompagnati dalle lavagne con le proposte e soprattutto dai mitici calici scuri dove si possono degustare i vini alla cieca, vero must ed elemento di distinzione rispetto a tanti altri locali milanesi dedicati al Vino.
Ieri sera non era una serata qualunque, in quanto dedicata ad una degustazione di Brunello di Montalcino del produttore Podere Canapaccia, 10 ettari dedicati a Brunello, Rosso di Montalcino e Bolgheri Doc.
Pur non essendo una condizione ideale per assaggiare, devo dire che Il Brunello era comunque un buon vino, di buona struttura, con un tannino ancora un pò ruvido, ma di buona trama, ben sorretto da colore e acidità che lo proiettano al futuro con un assaggio molto più intrigante tra qualche anno.
Ottimi gli stuzzichini, gran parte di matrice toscana, portati dal produttore ad accompagnare il vino. Tartine con cipolla di tropea e tartine con fegatini, grissini artigianali, tartine con pesto di pomodoro e finocchiona liscia o con pane. Tutto davvero semplice e gustoso, ben abbinato al vino, con un rapporto qualità prezzo corretto (10€ il primo calice con tartine no limit).
E quindi? Se il locale è pieno è molto sfidante sedersi e chiacchierare con calma, dopo una giornata intensa di lavoro, soprattutto in questa stagione.
Ma la cantina è ben fornita e i vini interessanti non mancano, gli stuzzichini e i piatti sono di buona qualità e sicuramente vale la pena tornare per fare due chiacchiere con i ragazzi della Cieca e il mitico Max Cochetti.
Alla prossima!
Credits:foto prese da EnotecheaMilano.it e sito La Cieca