Tasting Gavi: il Gavi 2015 si presenta

Tasting Gavi - Degustazione Vendemmia Gavi DOCG 2015

L’Italia è bella tutta! I vini italiani sono i migliori del mondo! In Italia mangi bene ovunque.
Queste frasi possono sembrare luoghi comuni e – in parte, solo in parte – lo sono. Vi sono, però, molte zone per le quali questi “luoghi comuni” diventano, al contrario, delle realtà assolute, delle ovvietà all’apparenza tanto evidenti da restare allibiti nel constatare quanto i nostri connazionali le ignorino o, peggio ancora, le snobbino perché non sufficientemente à la page.
Da pochi anni abito a Novi Ligure, uno dei comuni della Docg Gavi, ma il mio incontro con queste terre, con i suoi vini e con i suoi piatti è stato, senza ombra di dubbio, un vero colpo di fulmine.
Un territorio sospeso fra la pianura e l’Appennino con il cuore e la memoria rivolti verso il vicino mare. Un mondo a parte dove la vigna, i prati e i campi riescono a convivere con gli ambienti naturali in modo tale che ciascuno offra il proprio contributo alla bellezza del tutto.
Questo territorio è, però, prima di tutto la terra del Cortese in una delle sue migliori espressioni: il Gavi Docg. Il 29 maggio scorso ho avuto il piacere di partecipare a Tasting Gavi, la presentazione alla stampa e a gli operatori dell’annata 2015 di questo grande bianco tenutasi nella Bottega del Vino all’interno del Castello di San Cristoforo.

Tasting Gavi a Castello di San Cristoforo

Le righe che seguiranno non avranno la pretesa di esaurire un argomento tanto vasto e complesso – il Cortese, il territorio, la storia, i suoli, il clima, l’andamento dell’annata, il mercato, l’immagine e tanto altro – bensì di fornire spunti di approfondimento e riflessione per chi vorrà, spero in tanti, condividere la gioia di visitare e conoscere questo territorio assaggiandone, ovviamente, vini e ricette.

Gavi: la storia, il vino, il territorio

Era il 3 giugno 972 quando fu redatto il documento col quale il Vescovo di Genova dava in affitto vigne e castagneti a due cittadini di Gavi, testimoniando così oltre 1000 anni viticoltura in queste terre (Archivio di Stato di Genova). Il Cortese, considerato dal Prof. Attilio Scienza un vitigno autoctono di queste terre, risulta espressamente citato per la prima volta nel 1614 nell’inventario della cantina del castello di Casale Monferrato. Sarà poi, nel 1799, il Conte Nuvolone – vicedirettore della Società Agraria di Torino – a trattare, per primo in un’opera scientifica, questa varietà nella sua memoria sulla coltivazione della vite e sul modo migliore di fare i vini in Piemonte.
Il territorio ammesso alla produzione del Gavi Docg comprende, in toto o in parte, i seguenti 11 comuni della porzione meridionale della provincia di Alessandria: Bosio, Carrosio, Capriata d’Orba, Francavilla Bisio, Gavi, Novi Ligure, Parodi Ligure, Pasturana, San Cristoforo, Serravalle Scrivia, Tassarolo.
Il Gavi Docg – fin dal 1974, anno nel quale gli è stata riconosciuta la Doc seguita dalla Docg nel 1998 – può essere prodotto esclusivamente a partire da uve Cortese. Attualmente, il suo Disciplinare prevede le seguenti tipologie: Tranquillo, Frizzante, Spumante, Riserva, Riserva Spumante Metodo Classico.
Ad oggi, nella Denominazione sono coltivati a Cortese circa 1500ha – su un totale di 2637ha in tutta Italia – dai quale si ottengono 12.500.000 bottiglie delle quali circa l’85% è esportato in 60 paesi; i mercati più importanti sono rappresentati da Regno Unito, Germania, U.S.A., Russia e Giappone. Al presente, sono attive sul territorio 440 aziende tra produttori, vinificatori e imbottigliatori.
A seguito di un progetto pluriennale – iniziato nel 1997 e fortemente voluto dal Consorzio di Tutela del Gavi in collaborazione con il CNR di Torino – nel 2011 sono stati identificati e riportati nel Registro Nazionale delle Varietà di Vite ben nove cloni di Cortese a fronte dei soli tre noti prima di tale progetto. Questa ricerca ha, ovviamente, privilegiato i cloni in grado di dare grappoli di qualità a fronte di cloni più produttivi e generalmente meno idonei a ottenere vini di alto livello. In tempi più recenti, il Consorzio ha attivato una nuova ricerca volta a identificare e selezionare, tra i lieviti autoctoni, quelli in grado di fornire le migliori caratteristiche enologiche al fine di separare e preservare i ceppi migliori; le prime prove di vinificazioni con questi ceppi saranno svolte a partire dalla vendemmia 2016. Ritengo importante segnalare che il Gavi Docg è il primo vino al mondo Ogm Free, ovvero non modificato geneticamente, per preservare l’unicità del vitigno e tutelare il consumatore e il territorio che lo produce.

Vigneti nei pressi di Monterotondo

La comprensione di questa Denominazione è legata, in modo indissolubile, agli aspetti geopedologici del suo territorio. L’area in questione è, infatti, macroscopicamente divisibile in due principale porzioni: le “terre bianche” e le “terre rosse”. Le prime, costituite da marne e arenarie di epoca oligocenica (34-24 milioni di anni fa) e pliocenica (5,2-1,8 milioni di anni fa) e coperte da un strato di suolo assai sottile, sono presenti principalmente nella porzione più meridionale dell’area di produzione e danno vita a vini più complessi con bouquet connotati da sentori floreali e note di agrumi. Le terre rosse, ovvero gli antichi terrazzi fluviali di origine pliocenica e pleistocenica (5,2 milioni-11.000 anni fa) localizzati nella porzione più settentrionale della Denominazione, hanno suoli argillosi più ricchi e profondi che regalano, di conseguenza, maggior struttura ai vini. L’altitudine dei terreni coltivati a vite è compresa tra i 150 e i 450m di quota.

Il clima, di transizione con ancora aspetti di tipo continentale, è caratterizzato da inverni lunghi e rigidi, con nevicate abbastanza frequenti ed abbondanti, quanto più si sale verso l’area appenninica; le estati sono più fresche e ventilate rispetto a quelle tipiche della confinante Pianura Padana. In Gavi, la temperatura media è 12.1°C e le precipitazioni annuali raggiungono, in media, i 1045mm. Il mese più caldo dell’anno è luglio con una temperatura media di 21.2 °C mentre gennaio, con una temperatura media di 3°C, si rivela il mese più freddo.
L’annata 2015 – ovvero quella presentata in quest’edizione di Tasting Gavi – è stata complessivamente mite, con piogge relativamente scarse e concentrate prevalentemente nei primi quattro mesi. Nel corso del mese di luglio, e in misura minore anche in quello d’agosto, vi sono state alcune intense ondate di calore accompagnate dall’assenza di precipitazioni. Le basse temperature mattutine del mese di settembre (T<10°C) hanno contribuito a un’ottima maturazione aromatica delle uve. In una scala da uno a cinque, alla vendemmia 2015 è stato assegnato il punteggio massimo alla concentrazione zuccherina e alla sanità delle uve mentre l’acidità è stata valutata col punteggio di quattro; nel suo complesso, all’annata è stato assegnato il massimo punteggio.

Cartina suoli GAVI DOCG

Le degustazioni di Tasting Gavi: una finestra sul Gavi Docg

Nel corso dell’evento Tasting Gavi, il Consorzio Tutela del Gavi ha organizzato tre degustazioni volte ad evidenziare rispettivamente le caratteristiche dell’annata 2015, quelle di alcuni Spumanti Metodo Classico nonché la longevità del Gavi; le Aziende e le etichette proposte sono state scelte anche con il fine di mostrare nel bicchiere le influenze dei diversi suoli e microclimi.
Tra i vini che ho avuto il piacere di assaggiare, ho scelto i tre – uno per batteria di degustazione – che maggiormente mi hanno colpito per tipicità e caratteristiche gusto-olfattive.

Degustazione Tasting Gavi - Gavi DOCG 2015

Antica Tenuta La Giustiniana – Montessora – Gavi Docg del Comune di Gavi – 2015

Gavi di grande piacevolezza ottenuto da vigneti coltivati su suoli rossi fortemente ferrettizzati in frazione Rovereto di Gavi, sfoggia nel bicchiere un cristallino color paglierino e si presenta al naso con un panorama olfattivo caratterizzato da profumi “dolci” riconducibili alla frutta bianca ancora croccante, ai fiori di acacia e al miele millefiori. All’assaggio, si presenta elegante, rotondo, di buon corpo e ben equilibrato grazie alla buona sapidità e alla sua giovanile freschezza; più che soddisfacente la persistenza.

La Smilla – Gavi Spumante – Brut Metodo Classico Docg – 2013

La Smilla – Cantina situata nel centro dell’abitato di Bosio, nella porzione più meridionale dell’area di produzione e caratterizzata da terre bianche – propone questo Metodo Classico, figlio di un’annata particolarmente calda. Le bollicine, fini e persistenti, rendono ancora più accattivante il suo brillante color paglierino. Il naso apre con sensazioni di frutta gialla matura e piccola pasticceria alle quali, col trascorrere del tempo, si vanno ad aggiungere note di mandorle non tostate e fiori gialli appassiti oltre a fini sentori citrini. L’ingresso in bocca è cremoso, ampio e molto gradevole: il corpo e le morbidezze sono sostenute da una acidità netta, ma ben integrata nella struttura del vino. La beva è resa particolarmente piacevole dalla più che buona persistenza e dall’elegante chiusa ammandorlata.

Villa Sparina – Monterotondo – Gavi Docg del Comune di Gavi – 2013

Storico cru aziendale, il vigneto di Monterotondo, nell’omonima frazione del Comune di Gavi, è coltivato su suoli argilloso – marnosi e le uve destinate a questo vino sono vendemmiate tardivamente, fra la fine si settembre e l’inizio di ottobre.
Vino giocato molto più sulla finezza che non sull’intensità, si propone al naso con note di frutta gialla matura e frutta tropicale fresca alle quali si uniscono, in un elegante gioco di equilibri, il profumo delle mandorle non tostate nonché sensazioni minerali che riportano la nostra mente alla roccia e, col tempo, alla pietra focaia; il tutto è elegantemente intrecciato con lievi sentori di vaniglia che completa – addolcendolo – un bouquet decisamente complesso. In bocca è ampio, avvolgente, di corpo e ottimo equilibrio in virtù di un’ancora giovanile freschezza; la più che buona persistenza permette di godere a lungo di un assaggio di sicuro interesse.

Ho sempre cercato di vivere coniugando la mia voglia di imparare con la necessità materiale di uno stipendio a fine mese, il più delle volte con risultati assai discutibili…. soprattutto per quanto riguarda quest'ultimo. Alla soglia dei 50 anni, ho affrontato una svolta epocale nella mia vita lavorativa. Laureato in Scienze Naturali, con un Dottorato di Ricerca in Biologia Cellulare e Animale e dopo aver dedicato i primi 20 della mia vita alla ricerca zoologica, alla conservazione della natura e all'insegnamento universitario, ho deciso di seguire l'altra mia grande passione, quella per l'enogastronomia. Credo, infatti, che cibo e vino rappresentino la storia e la cultura più profonda di un popolo almeno quanto la pittura, la musica o la letteratura. Oggi sono Esperto Assaggiatore e Docente ONAV, Sommelier, Degustatore Ufficiale e Relatore FISAR e Maestro Assaggiatore ONAF (Organizzazione Nazionale Assaggiatori Formaggi). Dal 2012, dirigo il portale di cultura enogastronomica World Wine Passion oltre ad avere regolari collaborazioni con giornalisti quali Mauro Bertolli, Paolo Massobrio e Marco Gatti. Recentemente, sono stato nominato vicepresidente di una Commissione di Valutazione per l'ammissione dei vini al Merano Wine Festival.

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Ho sempre cercato di vivere coniugando la mia voglia di imparare con la necessità materiale di uno stipendio a fine mese, il più delle volte con risultati assai discutibili…. soprattutto per quanto riguarda quest'ultimo. Alla soglia dei 50 anni, ho affrontato una svolta epocale nella mia vita lavorativa. Laureato in Scienze Naturali, con un Dottorato di Ricerca in Biologia Cellulare e Animale e dopo aver dedicato i primi 20 della mia vita alla ricerca zoologica, alla conservazione della natura e all'insegnamento universitario, ho deciso di seguire l'altra mia grande passione, quella per l'enogastronomia. Credo, infatti, che cibo e vino rappresentino la storia e la cultura più profonda di un popolo almeno quanto la pittura, la musica o la letteratura. Oggi sono Esperto Assaggiatore e Docente ONAV, Sommelier, Degustatore Ufficiale e Relatore FISAR e Maestro Assaggiatore ONAF (Organizzazione Nazionale Assaggiatori Formaggi). Dal 2012, dirigo il portale di cultura enogastronomica World Wine Passion oltre ad avere regolari collaborazioni con giornalisti quali Mauro Bertolli, Paolo Massobrio e Marco Gatti. Recentemente, sono stato nominato vicepresidente di una Commissione di Valutazione per l'ammissione dei vini al Merano Wine Festival.


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