Campo alla Sughera: La Bolgheri DOC sbarca sui Navigli di Milano

Degustazione Vini Campo Alla Sughera Bolgheri DOC

Oggi voglio raccontarvi di una grande serata alla quale ho avuto la fortuna di partecipare la scorsa settimana. Immaginate i Vini della rinomata Bolgheri DOC, rappresentati dalla cantina Campo Alla Sughera, in scena al Ristorante Fiaschetteria “Il Montalcino” di Milano per una cena degustazione.
Un pezzo di Toscana che rivive e si accende di una luce inedita all’inizio dell’ultimo tratto di Naviglio Grande, “adagiato” di fronte al Mercato Metropolitano. Una cornice suggestiva e ideale per chiudere un occhio sull’avanzare dell’inverno e accettare con filosofia le giornate che si accorciano inesorabili. Ci hanno pensato gli ottimi vini di Campo Alla Sughera e la prelibata cucina del ristorante a scaldare una serata per pochi intimi, ma destinata a farsi ricordare a lungo. Se siete in cerca di qualche spunto nuovo e ispirazione, seguiteci in questo breve ma intenso viaggio…

I Cipressi di Bolgheri
Bolgheri
è una terra magica, intrisa di fascino e poesia particolari, a tutti nota grazie alle parole del grande Giosue’ Carducci, che fu in grado di esaltare in modo elegante e appassionato il territorio e la natura di questo luogo a due passi dal mare, impresso nella nostra memoria grazie alla strada accompagnata dai decantati cipressi “alti e schietti”. Il Vino qui è tradizione antica, di origine etrusca, anche se solo negli anni 60 grazie al Marchese Mario Incisa della Rocchetta (inventore del Sassicaia) comincia a salire alla ribalta, cristallizzando il suo successo nel 1984 con il conseguimento della DOC Bolgheri.
Qui non si parla di Sangiovese o vitigni autoctoni, ma di una nuova tradizione, alternativa, nata e sviluppata sui vitigni internazionali, qui particolarmente a loro agio e in condizioni ideali grazie alla particolarità di clima e terreno, elementi che hanno contribuito, insieme alle note influenze anglosassoni, alla nascita del mito dei vini SuperTuscans“.

Campo alla Sughera, di proprietà della famiglia Knauf, è una realtà giovane e dinamica, nata nel 1998 con 20 ettari di vigneti divisi tra Cabernet Sauvignon e Franc, Merlot, Petit Verdot, Vermentino, Sauvignon Blanc e Chardonnay. Rispetto del territorio, ricerca della qualità in vigna (basse rese ed elevato numero di ceppi per ettaro) e in cantina attraverso tecnologie ed innovazione, sono i valori che l’azienda trasmette nella produzione di Vino. L’obiettivo ultimo è quello di produrre grandi vini, rossi in particolare, che traggono ispirazione dalla vocazione del terroir e che mirano ad evolvere e migliorare nel tempo. Nel 2001 la prima vendemmia.
Degustazione Campo Alla Sughera - Cantinetta Ristorante Il Montalcino
Ma veniamo alla serata. Ben introdotta dalla brava Rita Tonini di Campo Alla Sughera, che ci ha aperto virtualmente le porte della cantina, lasciandoci respirare aria di Bolgheri per qualche istante, mentre la storia del produttore “scorreva” dagli esordi fino ai tempi più recenti, dove premi e riconoscimenti hanno dato linfa e benzina per continuare a crescere.

Cinque i vini in degustazione, accompagnati da una cena davvero eccellente.

Sauvignon Blanc Arioso 2014

Sauvignon Blanc Arioso IGT Toscana Campo Alla Sughera
Si inizia dal Sauvignon Blanc 2014Arioso“, un bel prodotto giocato su freschezza e immediatezza. Salvia, menta, frutta bianca supportate da un bel corpo, ne fanno un vino perfetto per aprire le danze (fa solo acciaio).

Bolgheri Doc Achenio 2014

Sauvignon Blanc Arioso in abbinamento con Antipasto al Montalcino
Si passa al bianco “importante” di casa, il Bolgheri DocAchenio2014 (acciaio e rovere), da uve Vermentino (40%), Sauvignon Blanc e Chardonnay (30% a testa). Bel vino, grasso e pieno, di buona ampiezza con note vanigliate e di frutta esotica, smorzate da acidità e mineralità che bilanciano l’armonia complessiva. Ottima la persistenza in bocca.

L’antipasto in abbinamento è tanto semplice quanto importante e deciso. Un crostino toscano bagnato nel formaggio fuso, con salsiccia toscana e tartufo. Spettacolare!

Bolgheri Rosso Doc Adeo 2012

Campo Alla Sughera Bolgheri DOC con Pici al Cinghiale Ristorante Il Montalcino
Si continua con il Bolgheri Rosso DocAdeo2012, da uve Cabernet Sauvignon e Merlot. Un vino corretto, ancora giovane, il meno convincente dei cinque, troppo giocato sulle note boisé, che riducono ampiezza e profondità.
In abbinamento, degli ottimi pici al ragù di Cinghiale, saporiti e abbondanti.
Arriva un eccellente stracotto di manzo, di quelli che commuovono sciogliendosi in bocca, accompagnato dai due vini principali.

Arnione Bolgheri Superiore Doc 2010 e Campo alla Sughera 2009

Arnione Bolgheri Doc Superiore Campo Alla Sughera
L'”Arnione Bolgheri Superiore Doc 2010 (blend di Cabernet Sauvignon e Franc, Merlot e Petit Verdot) e il “Campo alla Sughera 2009” (Petit Verdot 70% e Cabernet Franc 30%).

Due ottimi rossi, di buon corpo e di grande longevità. Ampio e dal bouquet intenso il primo, caratterizzato da frutta matura e sensazioni vegetali evidenti. Cuoio, peperone, pepe nero, tabacco e noce moscata emergono dal secondo vino, il più ambizioso ed originale, grazie al contributo del Petit Verdot, vitigno snobbato dai francesi, che in questo territorio si esalta particolarmente. Qui le classiche note di tostatura sono accompagnate da ricordi balsamici e speziati, ammorbiditi dal legno, in un quadro piacevole e ricco.

Vitigno Petit Verdot

Da quest’ultimo vino e dalla triangolazione territorio, Petit Verdot e barrique emerge il profilo più peculiare, distintivo ed affascinante della cantina. La scelta di questo vitigno nasce da esperimenti e test fatti per cinque vendemmie con i vari alloctoni a disposizione, in condizioni climatiche variegate.
Ed è stato proprio il “secondario” Petit Verdot a dare i risultati migliori, aiutato dalla particolare formazione del terreno, in prevalenza sabbioso e privo della componente argillosa; elementi che hanno permesso di contenere gli eccessi più invasivi dati dal vitigno, regalando vini importanti ed intensi, ma anche eleganti e complessi, con il giusto equilibrio aromatico e gustativo.
Il lungo invecchiamento (due anni in rovere e due in bottiglia) e la barrique hanno fatto il resto.

E mentre gli ospiti erano impegnati a scambiarsi pareri e idee sul vino e sulla sua comunicazione, i Vini del produttore di Bolgheri raccontavano sottovoce storie toscane, miti e leggende, che hanno nuovamente preso vita negli assaggi, danzando nei calici allegri in attesa di incontrare il partner ideale.

Appassionato di Vino ormai dal 2005, assaggiatore ONAV di primo livello, tante serate e visite in cantina con devozione a Bacco..ho lanciato Trovino per aggregare contenuti e opportunità..e ora il Blog per unire in un coro unico la voce di produttori, enotecari, assaggiatori, giornalisti e poeti del vino...

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Degustazioni · Storie di Produttori

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