Dopo il breve, ma intenso tour di Eventi enoici della scorsa settimana, si ritorna tra le mura domestiche per celebrare un antico rito, un vizio sano e mai domo che pulsa languido nelle vene, in grado di raggiungere la sua magia più sublime accompagnato dalle note vellutate del Jazz: bere un calice di vino.
Questa sera una chicca assoluta. Uno Schioppettino 2010 di Ronchi di Cialla, azienda a conduzione famigliare sita in Prepotto, nella sotto-zona Cialla della DOC Friuli Colli Orientali.
Lo Schioppettino (detto anche Ribolla Nera) è un vitigno antichissimo friulano, coltivato essenzialmente nel comune di Prepotto (cru Cialla e Albana). Per molto tempo se ne sono perse le tracce, in parte a causa di malattie come Oidio e FIlossera, che hanno favorito il ripiegamento sui vitigni internazionali, più blasonati e facili da coltivare, in parte per problemi burocratici legati alla registrazione del vitigno e da ultimo, per le caratteristiche peculiari di quest’uva, che sembrava rendere in modo ottimale solamente nel microclima di Cialla, riducendone quindi il potenziale di diffusione.
Solo ad inizio degli anni 70 i coniugi Rapuzzi, fondatori dell’azienda Ronchi di Cialla, hanno rilanciato questo vitigno locale, all’interno di un progetto più ampio di coltivazione e valorizzazione dei vitigni autoctoni friulani. Nel 77 la prima vendemmia e l’inizio di una storia di successi e soddisfazioni che ha portato questa realtà su livelli assoluti, come testimoniato nel loro sito istituzionale.
L’assaggio del vino non tradisce le attese e le sensazioni quasi epiche di questa storia di tradizione e sacrificio. Si ha subito la percezione di bere un prodotto di qualità, molto tipico, dalle prime note al naso che non riportano nell’immediato ad altri vini, lasciando il proprio olfatto meditare alla ricerca di ricordi nascosti nella memoria.
Le note di frutta di bosco sono le prime ad affacciarsi, ma è un gradevole sottofondo balsamico a stupire e a rendere il tutto più complesso. Un vino secco, intenso e quasi austero, arricchito da sentori finemente speziati che ricordano in modo nitido il pepe nero.
Corrispondenza gusto-olfattiva da manuale, vino estremamente fresco e di buon corpo nonostante la gradazione alcoolica di 12,5%; abbandona il palato dopo un retrogusto impeccabile ed un finale ben oltre i canonici 10 secondi. Bocca pulita e stuzzicata da note amarognole che invitano ad un ulteriore assaggio.
Un gran bel vino questo Schioppettino di Ronchi di Cialla, non ho termini di paragoni con altri campioni del territorio, ma la sensazione è quella di berne un valido rappresentante, peraltro buon esempio di invecchiamento in barrique, qui presente con note leggermente tostate e di vaniglia, ma non a tal punto da corrompere l’anima e i profumi primari del vino.
Vino molto duttile, ottimo con carni bianche alla piastra, arrosti, piatti tipici friulani e piatti a base di funghi. A mio avviso potrebbe regalare sorprese anche con un bel trancio di tonno alla griglia.
Un’altra caratteristica da annotare è la notevole capacità di invecchiamento di questo vino, capace di superare anche più di un decennio in piena forma.
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