Barbera Carbuné di Franco Roero: la Barbera d’Asti generosa e leggendaria

Barbera Carbuné - Barbera D'Asti Franco Roero

Spesso si sente parlare in modo poco entusiasta del vitigno Barbera. Un tipo di uva che è invece in grado di regalare vini di grande spessore, sia di pronta beva che adatti all’invecchiamento. Oggi assaggiamo la Barbera Carbuné 2012, una Barbera d’Asti DOCG dell’azienda agricola Franco Roero, una piccola cantina situata nel comune di Montegrosso d’Asti, in località Zucchetto, dotata di circa 9 ettari di vigneto dove si coltivano le uve autoctone Barbera, Grignolino, Dolcetto e Moscato. Stiamo parlando di un territorio, quello tra Asti e Nizza Monferrato, particolarmente vocato alla coltivazione del vitigno Barbera.
Ma vediamo di raccontare la nostra Barbera Carbuné, coltivata nel vigneto più importante e vecchio in azienda, che prende il nome dal proprietario originale, un commerciante in carbone.

14,5% per un vino che fermenta in vasche d’acciaio a temperatura controllata ed affina in botti grandi per alcuni mesi.
Il colore è brillante, acceso, vivo nel suo rubino pieno, da manuale, quasi carnoso. A livello olfattivo, il benvenuto è lasciato alle note di frutta rossa e sottobosco, che lasciano spazio dopo pochi attimi a sentori più legati al legno, con note di vaniglia e tostatura che si inseguono in un tessuto fitto regalando in successione sfumature di cacao, tabacco e bacche di ginepro. Ma è il sottofondo minerale, di pietra focaia, che esalta meglio la curiosità e stimola la fantasia a livello di abbinamenti gastronomici.

Alla prova gustativa supera le aspettative regalate da un naso gradevole, ma ancora un po’ chiuso e non del tutto definito. Un bel volume riempie la bocca e lascia galleggiare sensazioni setose, grazie ad un tannino di ottima trama, leggermente affilato, ma molto gradevole. Il nostro Barbera Carbuné ha una beva secca, tagliente, spinta dall’immancabile spalla acida donata dal vitigno, che insieme ai tannini regalano un sorso molto fresco, pulito, privo di compromessi, senza tuttavia alterare l’armonia gustativa complessiva. Finale molto lungo, con mandorle, caffè e cacao amaro che non ne vogliono sapere di abbandonare il palato.

La Barbera Carbuné si conferma un vino di razza, dritto, esigente, rinfrescante, da aspettare per vederlo evolvere e diventare ancora più grande. E’ ancora nel pieno della sua esuberante gioventù, una Barbera che richiama il calice senza stancare.
Da provare con un bel tagliere di salumi, con formaggi di media stagionatura, grigliate di carne, piatti di tradizione piemontese come tajarin o ravioli del plin.

E se il primo cantore della Barbera fu addirittura Giosuè Carducci che definendola “generosa Barbera” la descrisse capace di far sentir forte chi la beve e più di recente Cesare Pavese definì questo vino “leggendario” in una delle sue tante lettere ci sarà un motivo….o no?

Provare per credere winelovers!

Appassionato di Vino ormai dal 2005, assaggiatore ONAV di primo livello, tante serate e visite in cantina con devozione a Bacco..ho lanciato Trovino per aggregare contenuti e opportunità..e ora il Blog per unire in un coro unico la voce di produttori, enotecari, assaggiatori, giornalisti e poeti del vino...

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