Questa volta il banco assaggi di Trovino si sposta in Umbria (almeno virtualmente) con un Montefalco Rosso 2011 della cantina Napolini. Una bella azienda di 30 ettari a conduzione famigliare, qui rappresentata da un blend di Sangiovese 60%, Sagrantino 15%, Merlot 15% e Montepulciano 10% di 13,5%.
Capita a volte di stappare delle bottiglie che in qualche modo mancano di personalità e carattere, ma soprattutto di unicità. Vini nati da uve e vitigni anche lontani tra loro, accomunati però in qualche modo da caratteristiche e tratti che riescono a generare similitudini al di là del DNA e del Terroir.
Al netto della qualità dell’uva e delle caratteristiche dell’annata, questo insieme di sensazioni è spesso influenzato dal lavoro in cantina, in vinificazione, ed in particolare dall’uso del barrique nella fase di affinamento (qui in botti di rovere di Slavonia per 12 Mesi), elemento che a volte porta più ad omologare che arricchire il vino, se non dosato con sapienza ed equilibrio.
A fronte di spalle più larghe ed un’apparente complessità, si riscontra una perdita di tipicità che non permette al vino di distinguersi o farsi ricordare come esperienza unica…ma entriamo nel calice e proviamo ad approfondire..
Il vino in questione, il Montefalco Rosso di Napolini, a mio modesto avviso, si può annoverare in questa categoria.
Interessante dal punto di vista didattico, per certi versi difficile, in quanto potrebbe illudere alle prime note, seducendo qualche naso con l’alternarsi di sentori intriganti ma troppo fugaci e sottili, presto soggiogati dalle note “bruciate” ma un pò stucchevoli del legno.
Cuoio, caffè, tabacco sono il microcosmo di tostatura che prevale chiaramente sia all’inizio, che dopo un pò di tempo che il vino soggiorna nel calice; il frutto vorrebbe aprirsi ma rimane nelle retrovie, indeciso. Ogni tanto emergono suggestioni più fini ed interessanti, come rosmarino e salvia, che scivolano via una volta girato il bicchiere.
In bocca si esprime meglio e non presentadifetti particolari: buon corpo, un equilibrio apprezzabile nonostante la tannicità di gran parte dei vitigni utilizzati, una bella freschezza che lascia il palato appagato ed un finale piuttosto lungo ed intenso che impreziosiscono l’assaggio.
Sicuramente un prodotto di buona qualità questo Montefalco Rosso di Napolini, non banale e caratterizzato da una discreta complessità, forse un pò costruito, privo di quella autenticità che gli consentirebbe di distinguersi, lasciando liberi il territorio e i vitigni di esprimersi meglio; a fronte di qualche pecca di gioventù avrebbe un posto nel cuore e nella memoria dei winelovers…
Come abbinamenti possiamo accostarlo a carni rosse (grigliate, arrosti di maiale, manzo) e primi piatti saporiti come tagliatelle al ragu o ai funghi, risotti al vino rosso e ravioli di carne.
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