La Zuppa di Cipolle è una pietanza dolce e succulenta, la cui componente grassa è rilevante, ma equilibrata dalla dolcezza dell’ortaggio. Gli abbinamenti ideali possono interessare in modo particolare i vini di media struttura, non eccessivamente invecchiati. Ma prima di scoprire tutto sull’abbinamento tra zuppa di cipolle e vino, facciamo una breve panoramica sulle origini di questo piatto e sulle sue caratteristiche principali.
La Zuppa di Cipolle nella storia
La coltivazione delle cipolle è sempre stata di facile attuabilità fin dai tempi dei Romani, i quali furono i primi ad introdurre questo elemento nell’alimentazione sfruttandone la versatilità e le proprietà.
Si racconta che la zuppa di cipolle vide il suo primo ideatore in Luigi XV in persona, che colto da un’improvvisa fame notturna raffazzonò una zuppa con ciò che trovò nella cucina della sua residenza di caccia: burro, cipolle e champagne.
Un’altra leggenda narra che i protagonisti dietro a questa ricetta siano il Duca di Lorena, Stanislao Leszczynski, e lo Chef Nicolas Appert. Il Duca era solito recarsi a Versailles per incontrare Luigi XV e lungo il tragitto sostava all’hotel “La Pomme d’Or” dove incontrò Nicolas.

Zuppa di Cipolle alla Francese
Quest’ultimo servì a sua maestà la zuppa di cipolle ed egli ne fu così estasiato da voler sapere i segreti della preparazione, apportando successivamente anche una lieve modifica – quella più gustosa – dell’aggiunta del pane abbrustolito.
Com’è noto le ricette e la storia si intersecano, e se i dati ufficiali confermano che la ricetta fino a noi rinvenuta sia stata elaborata nel XVII secolo, si narra d’altro canto che la zuppa di cipolle sia stata portata in Francia molto prima.
Più precisamente quando Caterina de Medici venne data in sposa a Re Enrico II d’Orleans nel 1533, portando questa deliziosa pietanza di origine toscana oltralpe.
La Ricetta e le Varianti
La zuppa di cipolle è una ricetta semplice e prelibata, considerata “povera” e facente parte della tradizione francese contadina per la facilità di reperibilità di alcuni degli ingredienti. Con il tempo, la soupe à l’oignon si è evoluta fino a divenire un primo piatto gourmet.
La ricetta qui riportata prende spunto dal libro di cucina Artusi, un grande classico della letteratura di cui ogni gastronomo non può fare a meno.
La cottura delle cipolle passa dalla padella al forno, con la gratinatura finale che rende il tutto ancora più succulento.

Zuppa di cipolle francese con crostini di pane e formaggio
Ecco le dosi per 5 persone:
- 250 g di pane bianco
- 80 grammi di gruviera grattato
- 50 grammi di burro
- 40 grammi di parmigiano grattato
- 3 uova frullate
- 2 Cipolle bianche grosse
- 1,5 L di brodo o latte
Tradizionalmente servita in cocotte di terracotta dall’aspetto fumante, la consistenza finale del piatto è morbida e scioglievole.
La pungenza delle cipolle viene smorzata con la cottura a favore di una dolcezza quasi inaspettata, soprattutto se si scelgono le tradizionali cipolle dorate francesi, caratterizzate per avere una polpa particolarmente soda e dall’odore gradevole. Oppure in alternativa si possono utilizzare le cipolle rosse o bianche, seppur queste ultime meno dolci.

Cipolle dorate
Oramai è risaputo che ogni ricetta possegga diverse varianti. Nel caso in cui fosse di vostro gradimento la consistenza del formaggio fuso, in aggiunta agli ingredienti suddetti, è possibile inserirvi ulteriore formaggio cospargendo la superficie della zuppa con un prodotto caseario a vostra scelta.
Zuppa di cipolle e Abbinamento con il vino
Pensando all’excursus storico ricordato fino ad ora, è curioso immaginare come in passato le persone potessero abbinare questi piatti tradizionali al vino o alle bevande che più gradivano.
Dai Romani, tra sorsi di idromele e birra, ai Francesi che assaporando coppe di Champagne addomesticavano i palati più duri, viene da chiedersi: quali sono gli abbinamenti zuppa di cipolle vino più contemporanei?
Tra i primi abbinamenti da prendere in considerazione ci si può approcciare al mondo dei vini rosati, partendo dalla Provenza, per rimanere in tema territorialità, oppure valicando le Alpi e scendendo verso il centro Italia.

Pronti a stappare il vino da abbinare alla Zuppa di cipolle?
Zuppa di Cipolle e Vini Rosati
Côtes de Provance Rosé “By Ott” di Domaine Ott
Derivante da un blend di Cinsalut, Grenache e Syrah – assemblaggio tipico della denominazione Côtes de Provance AOC – è un vino ideale per la beva quotidiana. Dal colore rosa brillante, esprime i caratteri tipici della sua terra d’origine, freschezza, florealità e sapidità. Un vino nato dalla selezione di storici e nobili vigneti di proprietà, che al naso e in bocca sovrappone le prime note, più dolci e floreali (pesca, lillà e cedro) alle seconde, più sapide e fresche. Buono l’abbinamento con la zuppa di cipolle grazie alla pronta beva del vino che pulisce il palato dalla consistenza della pietanza. Scopri prezzi e offerte di Domaine Ott
Cerasuolo d’Abruzzo di Valentini
Montepulciano in purezza lavorato secondo il caratteristico stile aziendale, fermentazioni spontanee in botti grandi di rovere senza filtrazioni e ulteriori 12 mesi di affinamento nella botte di fermentazione. Potrebbe sembrare contraddittorio, in quanto poco più sopra si cita “… non eccessivamente invecchiati”, però va fatta eccezione per questo vino. Se alcuni di voi hanno già degustato alcuni dei prodotti dell’azienda sanno a cosa ci riferiamo. Dal colore rosa cerasuolo intenso, al naso si districa tra note di piccoli frutti rossi (lamponi, more, ribes), spezie più dolci e una lieve sensazione di pepe bianco. Al gusto è persistente e verticale nella sua espressione minerale. Un’accoppiata che vi lascerà piacevolmente sorpresi per l’equilibrio di sapori. Scopri prezzi e offerte di Valentini

Zuppa di Cipolle e Abbinamento Vini Rosati
Zuppa di Cipolle e Vini Bianchi
Per quanto concerne i vini bianchi, i requisiti su cui potersi basare per approcciare al meglio l’abbinamento con questo piatto, virano su vini bianchi fermi di media struttura, le cui morbidezze e durezze si abbracciano sinuosamente.
Pinot Bianco Riserva “Volbergh” di Cantina Terlano
Prodotto dalla vinificazione in purezza di uve Pinot Bianco, è un vino che esprime l’identità del territorio d’appartenenza. Giallo paglierino intenso e brillante, si pronuncia con un bouquet variegato, dove le note di frutto a polpa bianca e gialla sono protagoniste (pesca bianca, pera decana, mela cotogna, ananas), per poi incontrare sentori di grafite e gelsomino. Il gusto si contraddistingue per l’unione tra componente fruttata, sapida e al contempo morbida – espressione di quello ricercato per l’abbinamento di oggi. Scopri prezzi e offerte di Cantina Terlano
Bourgogne Aligoté di Oliver Leflaive
Produttore e cultore del biologico e della biodinamica, presta molta attenzione alla materia prima. Aligoté in purezza, lo stile che più lo identifica è fruttato, fresco e vivace; può essere degustato subito o dopo qualche tempo dall’acquisto. Colore giallo oro, il profilo aromatico è ricco di sentori: fieno, burro e frutta a polpa gialla. Al gusto si differenzia per una elegante e fresca cremosità che rende l’assaggio gradevole ed equilibrato nella sensazione retro gustativa.
Scopri prezzi e offerte di Domaine Leflaive

Zuppa di Cipolle e Abbinamento Vini Bianchi
Zuppa di Cipolle e Vini Rossi
Sui vini rossi il discorso varia e, considerando gli ingredienti della pietanza, i contrappesi su cui porre l’abbinamento possono mirare su qualcosa di più duttile e vivace.
Schiava Alto Adige DOC di Abbazia di Novacella
Un vino rosso sottile e fresco, che esprime distintamente i caratteri di questo storico vitigno autoctono. Al naso è fragrante, i frutti rossi e le note di sottobosco delineano il profilo olfattivo (ciliegia, fragoline, lampone, ribes, mora), uniti ad accenni balsamici. Al gusto è scorrevole, succoso e soave; un vino versatile che grazie alle sua plasmabilità è in grado di farsi apprezzare a tuttotondo. Scopri prezzi e offerte di Abbazia di Novacella
Lambrusco di Sorbara “Leclisse” di Paltrinieri
Lambrusco di Sorbara in purezza frizzante secco, dal colore rosso rubino presenta una buona effervescenza. Al naso si delineano i classici sentori di un Lambrusco brioso e giovane: ribes, visciola, rosa unite a note finali di vaniglia e agrumi. Al gusto l’acidità regge il sorso e bilancia l’effervescenza delle fini bollicine; nel complesso una beva accattivante e succosa. Scopri prezzi e offerte di Paltrinieri

Zuppa di Cipolle e Abbinamento Vini Rossi
In entrambi i casi si avranno nei calici vini dal carattere diretto e preciso che unito alla succulenza del piatto possono aiutare a controbilanciare le due strutture così apparentemente differenti.
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